LE DATE

Concorso scuola, il via l’11 marzo | 373 mila aspiranti docenti si contenderanno 45 mila cattedre

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato il calendario delle prove scritte del “concorsone” per i docenti delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria

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La notizia che in tanti aspettavano è finalmente arrivata. Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha ufficializzato le date del “concorsone” per l’assunzione in ruolo dei docenti, sia per i posti comuni che per quelli di sostegno. Come segnala il sito Skuola.net, si parte lunedì 11 marzo con le prove scritte. In ballo ci sono quasi 45 mila cattedre: 15.340 per la scuola dell’infanzia e primaria, 29.314 per la scuola secondaria. A contenderseli circa 373.000 candidati: 69.117 per asili ed elementari, 303.687 per medie e superiori.

Più nello specifico, il calendario prevede per l’11 e 12 marzo le prove per i livelli inferiori. Mentre il 13 marzo prenderanno il via quelle per le classi della secondaria, proseguendo per cinque giorni (sabato e domenica esclusi) e concludendosi martedì 19 marzo. Con gli aspiranti docenti che verranno divisi su più turni di convocazione, se necessario sia di mattina che di pomeriggio, comunicati in seguito dai vari Uffici Scolastici regionali.

Cambiano le modalità di selezione

Un concorso, questo, che vedrà anche il debutto di una nuova modalità di selezione: una prova scritta da svolgere in modalità ‘computer based’ in 100 minuti, seguita poi da una prova orale. Lo scritto, infatti, prevede 50 quesiti a risposta multipla di contenuto non disciplinare. Nello specifico, si dovrà rispondere a: 10 quesiti di contenuto pedagogico, 15 di contenuto psicopedagogico (compresi gli aspetti relativi all’inclusione), 15 di contenuto metodologico-didattico (compresi gli aspetti relativi alla valutazione), 5 sulla conoscenza della lingua inglese e 5 sull’uso didattico delle tecnologie digitali.

Gli aspetti più specificamente legati ai contenuti della materia per cui ci si candida verranno affrontati solo nel corso dell’orale, cui avranno accesso i candidati che avranno riportato un punteggio di almeno 70/100 nella prova scritta. Una tagliola non banale da superare e che potrebbe, già dopo la prima prova, ridurre drasticamente il numero di candidati in parecchie classi di concorso, come spesso accaduto nel recente passato.

Solo all'orale si entra nel vivo della materia

La prova orale mirerà ad accertare il grado di conoscenza e di competenza del candidato nella disciplina per la quale partecipa, le competenze didattiche generali, la capacità di progettazione, l’uso delle tecnologie e dei dispositivi elettronici multimediali. Il tutto dovrà svolgersi entro una durata massima di 45 minuti per la scuola secondaria e di 30 minuti per infanzia e primaria, salvo nei casi in cui è previsto lo svolgimento della prova pratica e fermi restando gli eventuali tempi aggiuntivi e gli ausili per i candidati che ne hanno fatto richiesta.

“I concorsi e le future assunzioni - ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara - segnano un passo in avanti nella valorizzazione dei docenti e nel contrasto al precariato. Si tratta di un significativo e necessario passaggio volto a garantire un’educazione di qualità agli studenti su tutto il territorio nazionale, favorendo la continuità didattica”.