Nutrizione, gusto e salute

Miele, che bontà: dieci cose sul nettare degli dei che forse non sai

Ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, antibatteriche e cicatrizzanti ed è pure afrodisiaco: un vero concentrato di virtù

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Il miele, conosciuto anche come “oro liquido”, gode di tantissime proprietà. Tra le tante, vanta anche un potere antimicrobico contro alcuni batteri responsabili di gastrite, ulcere, malattie della pelle e degli occhi. Non solo: viene impiegato in molti prodotti cosmetici per preservare la nostra bellezza. Ne esistono oltre trecento tipi, tutti assolutamente gustosi e da provare all'interno di una dieta sana ed equilibrata.

1 - È ANTINFIAMMATORIO -

 il miele è conosciuto fin dall'antichità. Amatissimo da greci e romani, era utilizzato per dolcificare in quanto unico alimento zuccherino disponibile in natura. Da sempre è anche considerato di enorme importanza per il nostro benessere. Usato anche nella medicina ayurvedica per le sue proprietà, oggi grazie alla medicina moderna vengono attribuite a questo prodotto molte virtù sebbene siano ancora diverse quelle che ancora non conosciamo. Si ritiene che le sue proprietà antinfiammatorie siano dovute alle sostanze antiossidanti presenti, quali composti fenolici e flavonoidi, anche se le quantità presenti variano a seconda della sua composizione e origine.

2 - È ANTIBATTERICO E ANTIMICROBICO -

 il basso contenuto di umidità, il perossido di idrogeno e l'acidità (pH medio di 3,9) sono attivi contro i microrganismi e forniscono al miele le sue proprietà antibatteriche. In questo, gioca un ruolo fondamentale la glucosio – ossidasi, un enzima inattivo nel miele tal quale, che si attiva in particolari condizioni di diluizione producendo dal glucosio, acqua ossigenata. Studi condotti nel Dipartimento di Genetica dell’Università di Pisa ne hanno dimostrato le proprietà antimicrobiche. In particolare, i mieli più scuri e la "melata" sono particolarmente attivi contro alcuni batteri patogeni dell'uomo, come l'helicobacter pylori, che colonizza la mucosa dello stomaco provocando gastrite e ulcere, e lo stafilococco, responsabile di molte malattie della pelle come l'acne. 

3 - ALLEATO CONTRO LE MALATTIE DEGLI OCCHI -

 in molti Paesi l'"oro liquido" è utilizzato anche per la cura delle patologie degli occhi, quali blefariti e congiuntiviti. In particolare, gli esperimenti in vitro hanno dimostrato che certi tipi di miele e melate sono attivi anche nei confronti di quelle specie batteriche resistenti ai normali antibiotici. 

4 - AUMENTA IL DESIDERIO -

 il nettare degli dei è anche afrodisiaco, come dimostrano le evidenze scientifiche. Infatti, poiché riesce a stimolare la secrezione di testosterone fa aumentare il desiderio maschile, grazie a nutrienti e sali minerali come il boro, un minerale misconosciuto che può regolare i livelli ormonali, e l'ossido nitrico, che viene rilasciato nel sangue. 

5 - REGALA UNA SFERZATA DI ENERGIA -

 l'assunzione del miele è una fonte straordinaria di zuccheri semplici (fruttosio e glucosio sono presenti dall’85% al 95%). Per questo, rappresenta un alimento altamente energetico con un potere dolcificante superiore allo zucchero raffinato. Inoltre, costituisce una fonte di energia che il nostro organismo può sfruttare più a lungo, grazie alla trasformazione che deve subire, diventando un vero e proprio carburante per i nostri muscoli. Non a caso, è consigliato agli atleti prima di iniziare un’attività fisica. Infine, il suo apporto di vitamine e sali minerali permette di reintegrare ciò che viene perso con la sudorazione. 

6 - NON HA SCADENZA -

 si tratta di uno dei pochi alimenti che, se conservato correttamente, rimane commestibile per un tempo praticamente infinito, motivo per cui non presenta una data di scadenza. Perché il miele non scade? La risposta è nella sua particolare consistenza: è una sostanza poco (o niente affatto) umida e particolarmente acida e quindi del tutto inospitale per batteri e muffe, che non riescono a prolificare al suo interno. La prova? Alcuni ricercatori hanno trovato piccole quantità di miele (ancora "commestibile") all'interno delle tombe egizie.

7 - SI CRISTALLIZZA NATURALMENTE -

 il miele cristallizza, un processo del tutto normale. Il miele cristallizzato può essere consumato senza alcun rischio, in quanto la sua consistenza dipende dalla percentuale di zuccheri presenti. Se contiene più glucosio, come quello di tarassaco, di girasole o di colza, la cristallizzazione è più veloce; se invece prevale il fruttosio, il miele tenderà a rimanere più liquido, come ad esempio quello di acacia o di castagno.

8 - VA CONSERVATO CORRETTAMENTE -

 anche se le temperature estive sempre più calde potrebbero avere degli effetti sul miele, una volta aperto il vasetto non andrebbe conservato in frigo perché il freddo e l'umidità possono accelerare il naturale processo di cristallizzazione, ma anche rovinare la consistenza e alterare il gusto e l'aroma di questo piccolo miracolo della natura. Per una corretta conservazione basta un luogo fresco e lontano da fonti dirette di luce e calore. 

9 - NE ESISTONO OLTRE TRECENTO VARIETÀ -

 millefiori, di castagno, di acacia, di eucalipto o arancia. Sono oltre 300 i tipi di miele in tutto il mondo. Differiscono per colore, aroma e sapore a seconda della fonte vegetale in cui le api raccolgono il nettare. Il miele, comunque, è tra i prodotti alimentari di origine animale destinati al consumo umano tra i più controllati, sicuri e attenzionati sia dai privati, che dagli enti pubblici per garantire autenticità e salubrità nella sicurezza alimentare, come sottolineano i confezionatori di miele di Unione Italiana Food.

10 - NON TUTTE LE API LO PRODUCONO -

 infine, forse non si sa che non tutte le api sono in grado di produrre il miele, che viene utilizzato per la loro sopravvivenza. Infatti, questi piccoli insetti lo conservano e immagazzinano nelle celle esagonali dell'alveare come scorta di cibo per superare l'inverno, momento dell'anno in cui lo sciame si riunisce intorno all'ape regina per ricreare un ambiente più caldo. In natura esistono oltre 20.000 specie di api diverse e tra queste quelle che producono più miele sono le Apis Mellifera in Europa e l’Apis Cerana nei Paesi extra UE, mentre molte altre non ne producono neppure un milligrammo.