A Firenze si è verificato un crollo in un cantiere in periferia, dove è in corso la costruzione di un supermercato. Tre operai sono morti. Il foglio di cantiere accerta la presenza di otto lavoratori in totale. Il presidente della Toscana, Eugenio Giani, parlando a Tgcom24 ha riferito che altri tre lavoratori, estratti vivi, sono stati portati all'ospedale Careggi: nessuno è in pericolo di vita. Restano dunque due dispersi. La Procura ha aperto un fascicolo, al momento senza indagati, per crollo colposo e omicidio colposo plurimo. Il cantiere è finito sotto sequestro.
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La dinamica -
In base alle prime informazioni sulla dinamica dell'incidente, una trave di cemento armato venendo giù ha creato il crollo a catena di un solaio e di altre travi. Una delle vittime è Luigi Coclite, 60enne originario di Teramo e residente a Collesalvetti (Livorno). Gli altri due morti e due dispersi per i quali le ricerche sono in corso risultano nordafricani. I tre feriti ricoverati all'ospedale Careggi sono, invece, tutti originari della Romania e hanno 37, 48 e 51 anni.
I vigili del fuoco: "Difficoltà per cemento fresco e macerie" -
"Proseguiremo tutta la notte nella ricerca dei due dispersi che mancano ancora all'appello. Le ricerche sono molto difficili e operiamo in uno scenario di rischio con massi enormi da dover spostare che incombono anche sulle teste dei vigili del fuoco che sono al lavoro - ha spiegato il dirigente nazionale dei vigili del fuoco Luca Cari -. Il cemento fresco che si è solidificato rende ancora più difficile la ricerca dei dispersi, se fossero finiti sotto la colata di cemento a cui stavano lavorando. Questo non possiamo però ancora saperlo. Si tratta di rimuovere prima tutte le macerie e tutte le travi che sono sopra il terreno, per poi arrivare più in profondità - ha aggiunto -. Stiamo lavorando con tutti i nostri mezzi e uomini disponibili. Stiamo mettendo in sicurezza l'area per evitare altri crolli. Come mole di travi di cemento da rimuovere ricorda molto la situazione del ponte Morandi a Genova".
Giani: "In 50 nel cantiere, scuolabus salvo per miracolo" -
"C'erano circa cinquanta persone nel cantiere. Nella strada al lato c'era un pulmino che è ancora lì ed è stato un miracolo che il crollo non si sia riverso all'esterno coinvolgendo anche i bambini. I bambini sono stati portati tutti via", ha aggiunto Giani.
Le testimonianze -
"Ero seduta nel mio salotto, che si affaccia sul cantiere, quando a un certo punto ho sentito un rumore, ho visto che era crollato un solaio e ho visto alzarsi una nuvola di polvere e alcuni operai correre in direzione del crollo". È il racconto di Miriam, una residente che abita nei pressi del cantiere. "Dalla finestra ho visto una trave rotta dove è avvenuto il crollo. Non sapevo fosse rimasto qualcuno sotto le macerie. Poi sono arrivate le ambulanze, i vigili del fuoco e tutti gli altri". "Poco dopo le 8 ho sentito un grande boato - ha detto un altro residente -. Non immaginavo una tragedia del genere e sono dispiaciuto per le vittime".
Meloni: "Cordoglio per vittime Firenze, seguo con apprensione" -
"A nome mio e del governo esprimo cordoglio per le vittime del crollo di una trave avvenuto in un cantiere a Firenze. Seguo con apprensione l'evolversi della situazione e ringrazio quanti stanno partecipando alle ricerche dei dispersi e alle operazioni di soccorso dei feriti. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie colpite da questa terribile tragedia", ha commentato il presidente del Consiglio Giorgia Meloni sui social.
Calderone: "A Firenze tragedia, valutiamo altri interventi" -
Il crollo nel cantiere a Firenze è una "terribile tragedia. Attraverso il personale dell'Ispettorato nazionale del lavoro e i carabinieri del Comando per la tutela del lavoro presenti sul posto a supporto dell'autorità giudiziaria, sto seguendo le operazioni di soccorso e le ricerche dei dispersi per fare luce sull'accaduto e adottare ogni ulteriore intervento necessario rispetto a quanto fatto fin qui". Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Marina Calderone, esprimendo "profondo cordoglio per le vittime" e ringraziando "i soccorritori per quanto stanno facendo in queste ore".
Cgil-Uil: due ore di sciopero nazionale mercoledì 21 -
Cgil e Uil, insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici - Fillea-Cgil, Feneal-Uil, Fiom-Cgil e Uilm-Uil - hanno dichiarato due ore di sciopero a livello nazionale per mercoledì 21 febbraio. Le sigle sindacali hanno invitato tutte le altre categorie a programmare nella stessa giornata iniziative di mobilitazione e assemblee nei luoghi di lavoro. La decisione è stata assunta dopo il crollo nel cantiere a Firenze, "l'ennesima tragedia insopportabile di morte sul lavoro".
Landini (Cgil): "Tragedia inaccettabile che si ripete" -
"Quella di Firenze è una tragedia inaccettabile che si ripete dentro la logica del subappalto e degli appalti al massimo ribasso, che deve essere contrastata a livello nazionale. Per questo proporrò per la prossima settimana anche agli altri sindacati un'iniziativa generale", ha detto il segretario della Cgil, Maurizio Landini.
Cisl: mobilitazione nazionale contro infortuni sul lavoro -
La Cisl ha invece annunciato una mobilitazione nazionale contro le morti e gli infortuni sul lavoro, con assemblee nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative sui territori, da Nord a Sud. Il segretario generale Luigi Sbarra. "La tragedia di Firenze è l'ennesimo evento di una strage che deve finire e che sfregia i più elementari diritti costituzionali. Bisogna fermare la scia di sangue e bisogna farlo ora. Il governo - afferma - riallacci subito il confronto con il sindacato per costruire insieme alle associazioni datoriali una strategia nazionale".
La Lega: "Da Landini parole disgustose" -
Le dichiarazioni di Landini sono state commentate dalla Lega. "Sono disgustose le parole di Maurizio Landini, che commenta l'incidente sul lavoro a Firenze incolpando anche il nuovo codice degli appalti. Il segretario della Cgil ignora che le nuove norme sono state volute dall'Europa, tanto che l'Italia era a rischio infrazione, e che nulla c'entrano con la tragedia. Il livore ideologico della Cgil non si ferma neppure davanti alle tragedie".
Sbarra (Cisl): "Cordoglio non basta, strage sul lavoro deve finire" -
"La tragedia nel cantiere di Firenze è un fatto agghiacciante. Siamo vicini alle famiglie delle vittime e dei feriti. Ma il cordoglio e la solidarietà non bastano. La strage deve finire", ha affermato il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. "In attesa che la magistratura faccia luce su dinamiche e responsabilità, una cosa è certa: la sicurezza nei luoghi di lavoro e la salvaguardia della vita dei lavoratori deve essere messa in cima alle priorità del Paese", ha proseguito.
Bombardieri (Uil): "Assumetevi le responsabilità" -
"Non parlate di cordoglio e dolore. Assumetevi la responsabilità delle gare al massimo ribasso, degli appalti a cascata e della mancanza di controlli. Nessun profitto vale una vita umana", ha scritto sui social il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri.