Il parlamento della Grecia ha approvato un disegno di legge che legalizza il matrimonio civile per le coppie omosessuali e riconosce loro il diritto all'adozione. Il testo è passato con 176 voti a favore e 76 contrari. In totale hanno votato, al termine di due giorni di dibattito, 254 deputati greci su 300.
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"Ora un'ulteriore barriera tra i cittadini sarà rimossa e diventerà un ponte di convivenza in uno Stato libero", ha dichiarato il premier greco Kyriakos Mitsotakis. Il capo del governo greco che ha sostenuto con forza il disegno di legge.
La decisione storica della Grecia sulle nozze gay -
L'iniziativa, promossa dal governo conservatore di Nea Dimokratia, ha ottenuto il sostegno dei partiti all'opposizione di Syriza, Pasok, Nea Aristerà e Plefsi Eleftherias ed è passato con una larga maggioranza del Parlamento, 176 voti a favore dei 254 deputati presenti in Parlamento dopo due giorni di dibattito. La Grecia diventa così il primo Paese a maggioranza cristiana-ortodossa e il 37° Paese al mondo a legalizzare l'adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Un primo passo era stato compiuto nel 2015, quando durante il governo di Alexis Tsipras la Grecia ha reso possibili le unioni civili per le coppie omosessuali. Un riconoscimento che non offriva però le stesse garanzie giuridiche del matrimonio. Finora nelle famiglie gay con figli solo il genitore biologico è considerato dalla legge il tutore del bambino, mentre l'altro rimane formalmente un estraneo. La necessità di tutelare i figli sarebbe, secondo Mitsotakis, il motore del disegno di legge.
Scontri interni alla maggioranza greca -
"Persone invisibili diventeranno finalmente visibili e i loro figli avranno gli stessi diritti degli altri bambini", ha dichiarato il primo ministro, ricordando che "l'immagine della famiglia è sempre cambiata in risposta ai cambiamenti della società". La riforma ha causato non pochi mal di pancia nell'ala più conservatrice del partito di Nea Dimokratia. Sulla scelta dei dissidenti pesa anche la posizione della influente Chiesa ortodossa greca, che ha accusato la riforma di "sovvertire le fondamenta della società" e ha invitato i deputati, tramite una lettera, a non approvarla. Nonostante la frattura interna, Mitsotakis ha scelto di non imporre la disciplina di partito e ha invitato i dissidenti ad astenersi, fiducioso dei voti che dovrebbero arrivare dalle opposizioni.
I partiti contrari alla legge sul matrimonio omosessuale -
Contrari al disegno di legge si sono invece detti i deputati dei partiti di estrema destra Spartiates ed Elliniki Lisi ("Soluzione Greca"), quelli del partito ultraconservatore Niki e anche i parlamentari del Kke, il partito comunista greco. Syriza, guidata per la prima volta da un leader dichiaratamente omosessuale, Stefanos Kasselakis, non farà mancare il proprio voto a favore ma ha criticato il disegno di legge perché non riconosce alle coppie dello stesso sesso il diritto alla procreazione assistita e alla maternità surrogata, pratica legale in Grecia per le donne single e le coppie eterosessuali. "L'approvazione del ddl è un passo di importanza storica, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare per abbattere le discriminazioni", ha spiegato Stella Belia, presidente dell'Associazione delle famiglie arcobaleno greche.