sesto e settimo step di sequestri

San Severo (Foggia), nuovo blitz della Polizia nel quartiere dello spaccio: sequestrati 38 immobili abusivi al San Bernardino

Il provvedimento rappresenta il sesto e settimo step di sequestri e scaturisce da un’ampia attività investigativa

© Polizia di Stato

Nella mattinata odierna, la Polizia di Stato e la Polizia Locale di San Severo, all’esito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, in maniera congiunta, hanno dato esecuzione ad un Decreto di Sequestro Preventivo, emesso dal GIP del Tribunale di Foggia, di 38 immobili abusivi realizzati nel Rione San Bernardino in San Severo.

Il provvedimento rappresenta il sesto e settimo step di sequestri e scaturisce da un’ampia attività investigativa che vede indagate numerose persone, per i reati di occupazione abusiva ex art.633 e 639 bis C.P. e abuso edilizio art.44 lett. b) D.P.R. n.380/2001. Le attività di indagine, seguono il filone d’inchiesta delle operazioni Troy e Troy 2 portate a termine nei mesi scorsi dalla Polizia di Stato con il sequestro di n. 125 manufatti abusivi e numerosi arresti per spaccio di sostanze stupefacenti nel Rione San Bernardino.

L’operazione “Troy” ha permesso agli inquirenti della Procura di Foggia di puntare i riflettori sull’intero quartiere ormai divenuto, nel corso degli anni, oggetto di costruzione selvaggia di manufatti abusivi sul suolo pubblico utilizzati anche come zone di spaccio e coffee shop per il consumo di sostanze. Da qui, la strategia della Procura di costruire un unico fronte operativo, tra la Squadra Mobile della Questura di Foggia e Polizia Locale di San Severo, per le attività di indagine avente come scopo primario colpire, materialmente, quei luoghi di spaccio per ripristinare la legalità, anche dal punto di vista ambientale e urbanistico. L’operazione odierna ha riguardato una nuova serie di fabbricati nel cuore del quartiere San Bernardino in San Severo costruiti in modo selvaggio su suolo pubblico in assenza dei prescritti titoli autorizzativi e senza agibilità.

Dalle attività di accertamento, ancora in corso, è emerso che le persone denunciate, con la realizzazione delle opere abusive, hanno invaso i terreni pubblici, continuando ad occuparli traendone profitto, atteso che i manufatti abusivi, oggetto di sequestro preventivo, sono stati destinati a ricovero/deposito di mezzi fungendo da vere e proprie pertinenze alle abitazioni.

Le indagini coordinate dalla Procura e condotte congiuntamente tra la Squadra Mobile di Foggia e la Polizia Locale di San Severo, hanno permesso di accertare una trasformazione urbanistica dell’area con una concreta alterazione della originaria destinazione d’uso occupando, di fatto, spazi pubblici per fini privati che potevano essere destinati a strade e marciapiedi o aree di pubblica utilità.

I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari. Va altresì precisato che la posizione delle persone deferite in stato di libertà è al momento al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che le stesse non possono essere considerate colpevoli sino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.

Ti potrebbe interessare