Il caso

Duplice omicidio a Cisterna di Latina, la vittima 19enne ha fatto da scudo alla sorella insieme alla madre

Le due si sarebbero messe davanti alla 22enne e avrebbero urlato a Sodano di lasciarla stare. La giovane si è salvata fuggendo dalla finestra del bagno. Il finanziere: "Ho sparato alla sorella di Desyrée per non farla soffrire"

Le donne uccise a Cisterna di Latina, Renée Amato, di 19 anni, e la madre Nicoletta Zomparelli, di 49 anni, avrebbero fatto da scudo alla rispettivamente sorella e figlia Desyrée Amato, 22 anni, prima di morire. Come riporta Il Messaggero, infatti, durante il litigio tra Desyrée e il presunto assassino, il finanziere 27enne Christian Sodano, le due si sarebbero messe davanti alla 22enne e gli avrebbero urlato di lasciarla stare. A quel punto, lui avrebbe tirato fuori la pistola di ordinanza, loro - stando ai racconti del giovane - gli si sarebbero scagliate addosso e lui avrebbe sparato, secondo una prima ricostruzione, nove colpi. Ai carabinieri ha detto: "Ho litigato e poi ho sparato. Ho colpito la sorella di Desyrée per non farla soffrire"

© Tgcom24

"Ho litigato e poi ho sparato" -

 "Lei era ormai fuggita, allora sono tornato in casa e ho esploso ancora due colpi a Renée. Non era ancora morta e non volevo farla soffrire". Questo ha detto Christian Sodano ai poliziotti durante un lungo interrogatorio. Ai poliziotti, arrivati dopo la segnalazione dello zio (è stato lui a riferire alle forze dell'ordine che il nipote si stava dirigendo da Cisterna verso Latina), Sodano ha anche detto: "Ho litigato e poi ho sparato". Gli agenti della Squadra mobile lo hanno trovato affacciato alla finestra di un'abitazione nel quartiere Q6 di Latina. Lui non ha opposto resistenza e ha detto di aver sparato dopo un litigio con la pistola d'ordinanza, trovata dai poliziotti su un divano del salotto dell’appartamento.

Christian Sodano avrebbe dormito nella villetta della famiglia la notte prima del duplice omicidio -

 Sempre secondo quanto riporta il quotidiano romano Sodano, orfano, veniva accolto spesso nella villetta della famiglia Amato e anche la notte prima del duplice omicidio - martedì - aveva dormito là. Nel pomeriggio del giorno dopo, cioè di mercoledì, la feroce lite culminata nella tragedia. 

Durante lo scontro, mentre il finanziere sparava, Desyrée è fuggita in bagno e si è chiusa all'interno. Successivamente, Sodano, avrebbe seguito la 22enne e sfondato la porta della toilette a calci. La giovane è però riuscita a salvarsi scappando dalla finestra. Si è poi nascosta in una legnaia in giardino e, successivamente, ha raggiunto la strada dove è stata trovata in stato di shock.

Le due sorelle - che condividevano tante passioni, tra cui la danza - e la mamma erano spesso insieme: lavoravano nell'agenzia immobiliare di famiglia.

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