Bocciati dalla Commissione parlamentare Antimafia

Regionali Sardegna, sette candidati ritenuti "impresentabili"

A esprimersi la Commissione parlamentare Antimafia, dopo i controlli sulle liste per le elezioni del 25 febbraio, attraverso la presidente Chiara Colosimo, in apertura di seduta a Palazzo San Macuto

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Sono sette i candidati al consiglio regionale della Sardegna ritenuti "impresentabili" dalla Commissione parlamentare Antimafia, in merito alle verifiche sulla violazione del codice di autoregolamentazione. Tra questi, l'assessore uscente dell'Agricoltura Valeria Satta (Lega Salvini Sardegna); Valerio De Giorgi (nella lista Democrazia cristiana con Rotondi); Maria Grazia Giordo (Sinistra futura); Sergio Oriti Niosi (Forza Italia-Berlusconi-PPE); Antonello Peru (Sardegna al centro 20venti); Giovanni Satta (Alleanza Sardegna-Pli); infine, Salvatore Sechi (Liberu).

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Le motivazioni della Commissione parlamentare Antimafia -

 Secondo la Commissione parlamentare Antimafia, l'assessora Satta è a processo a Cagliari per concussione nell'inchiesta sulle nomine ritenute illegittime di alcuni dirigenti della Regione sarda. De Giorgi l'8 marzo deve comparire in aula, sempre a Cagliari, con l'accusa di corruzione, mentre Maria Grazia Giordo è stata condannata a sette anni in primo grado dal Tribunale di Cagliari per associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti, sentenza contro la quale ha presentato appello.

Oriti è, invece, a processo (prossima udienza il 22 marzo) per corruzione in atti contrari ai doveri di ufficio. Antonello Peru deve rispondere dell'accusa di corruzione e il dibattimento è in corso, mentre Giovanni Satta è accusato di associazione finalizzata al traffico degli stupefacenti (processo in corso). Infine Salvatore Sechi è a processo per associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell'ordine democratico.

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