Taurianova, una cittadina della Piana di Gioia Tauro in provincia di Reggio Calabria, è la Capitale del Libro 2024. La scelta è stata fatta dalla Giuria del Ministero della Cultura, presieduta da Pierfranco Bruni, e composta da Incoronata Boccia, Gerardo Casale, Antonella Ferrara e Sara Guelmi. Ma i Comuni di Trapani, Grottaferrata, San Mauro Pascoli e Tito, che erano in lizza, chiedono la sospensione del concorso. "Nessuna irregolarità", commenta il sindaco Roy Biasi.
Le motivazioni della giuria -
"Il progetto di Taurianova è stato premiato perché rappresenta, per una realtà piccola, la strada di una crescita o addirittura una rinascita attraverso la realizzazione di infrastrutture culturali, materiali, immateriali e valoriali, capaci di irradiare i propri effetti virtuosi anche sul territorio circostante", si legge nelle motivazioni che hanno portato alla scelta.
Borgonzoni: "Riscatto contro la criminalità" -
Anche il sottosegretario alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha dato le sue spiegazioni. "La scelta ricaduta su Taurianova da parte della giuria ha di sicuro più fattori di merito, ma il più rilevante non può che essere quello legato al valore del riscatto di un territorio sulla criminalità. La cultura come imbattibile strumento per la diffusione della legalità e per il rilancio sociale ed economico delle comunità, un supporto fondamentale in mano alle amministrazioni e ai cittadini per spazzare via ogni forma di mafia", ha detto.
Altri Comuni chiedono la sospensione del concorso -
I sindaci delle quattro città finaliste al concorso Capitale del Libro 2024 (Trapani, San Mauro Pascoli, Tito e Grottaferrata) hanno inviato una nota al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, chiedendo un incontro urgente e la sospensione in autotutela della procedura di proclamazione.
"Qualcuno ha voluto forzare la mano su questa decisione" -
Sulla vicenda si è espressa in modo molto chiaro il sindaco di San Mauro Pascoli, Luciana Garbuglia: "Sono costernata e scioccata da questa decisione di nominare capitale del libro 2024 una cittadina che non ha neppure una biblioteca. Il tutto con una procedura a dir poco da censurare. Evidentemente c'è chi ha voluto forzare la mano su questa decisione", ha spiegato.
Sindaco: "Tempesta in un bicchier d'acqua" -
E allora è sceso in campo anche il primo cittadino di Taurianova, dicendo che "si è scatenata una tempesta in un bicchier d'acqua". Roy Biasi sulla possibilità del ricorso ha poi aggiunto: "C'è una comunicazione informale dell'avvenuta vittoria. E' chiaro che è trapelato qualcosa e di conseguenza si è scatenata la classica tempesta in un bicchier d'acqua. La Commissione aveva già deliberato da tempo, aveva verbalizzato e i verbali erano stati depositati. Da questo punto di vista non credo ci sia nessun tipo di problema", ha spiegato.