Strage nel Palermitano, i misteri sulla figlia "prediletta" risparmiata dal padre
Succube dell'uomo, per il quale aveva una sorta di venerazione, la 17enne è rimasta nella casa degli orrori per tutto il tempo: non è chiaro se sia stata drogata e perché non abbia cercato di scappare
Succube del padre, per lui aveva una sorta di venerazione: viene descritta così la figlia 17enne di Giovanni Barreca, che - insieme a due complici - ha ucciso moglie e due figli di 15 e 5 anni. Non sono ancora chiari i motivi per cui la ragazza è stata risparmiata. Quando i carabinieri sono arrivati nella casa dell'orrore di Altavilla Milicia (Palermo), l'hanno trovata illesa e sotto shock. Se fosse alterata da droghe o farmaci, lo diranno gli esami tossicologici.
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La figlia prediletta -
"Hanno fatto un esorcismo: volevano liberarli dal demonio", ha sussurrato agli investigatori. La figlia 17enne "era la sua prediletta", dicono i conoscenti, come riporta La Repubblica. "Il padre cercava sempre di accontentarla in tutto", ha raccontato una vicina di casa.
Per prima uccisa la moglie -
La moglie di Barreca, la 42enne Antonella Salamone, sarebbe stata uccisa per prima, forse una decina di giorni fa. Difficile anche per i medici legali che dovranno eseguire l'autopsia chiarire come sia stata assassinata e l'esatta data della morte. Della vittima sono stati trovati solo pochi resti carbonizzati. Accanto alle spoglie, sotterrate sotto pochi centimetri di terra ad Altavilla Milicia, paese della famiglia, c'erano vestiti e suppellettili della donna, elementi che fanno pensare a un vero proprio rituale esoterico.
Poi è toccato ai fratellini -
Giovanni Barreca e i suoi complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, avrebbero voluto purificare il corpo e gli oggetti col fuoco. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, basate anche sulla confessione di Barreca e sul racconto della figlia 17enne, poi sarebbe toccato ai fratellini che prima di essere soffocati sarebbero stati sottoposti a sevizie. Sui corpi sono stati trovati lividi e ferite.Quando Barreca, sabato notte, ha chiamato i carabinieri confessando gli omicidi, i militari sono corsi nell'abitazione e hanno trovato Kevin ed Emanuel morti. I due ragazzini sarebbero stati incaprettati.
La 17enne descritta come timida, riservata e schiva -
Sotto shock la comunità di Altavilla Milicia. Un mazzo di fiori è stato messo sul banco della classe del liceo artistico di Bagheria Renato Guttuso frequentato da Kevin. Anche la sorella andava nella stessa scuola. Lei sui social non esiste, preside e professori la descrivono timida, riservata e schiva. Dei compagni di scuola, tanti ricordano il fratello, artista e sportivo, invece lei per molti è solo "la sorella".
Il giallo su cosa abbia visto o subìto la figlia -
Chi indaga sulla strage sta cercando di ricostruire cosa abbia fatto in quelle ore di orrore la 17enne. Il suo telefono, secondo quanto riporta La Repubblica, fino a sabato squillava e ci si interroga sul perché non abbia mai risposto per dare l'allarme. Altra domanda, per ora senza risposta, è perché, quando il padre si è allontanato, non ha chiesto aiuto. Su cosa abbia visto o sia stata costretta a vedere, o forse subire, in quella casa degli orrori rimane un mistero.
I ragazzi erano assenti da scuola da giorni -
"Erano seguiti a casa. La mamma veniva spesso - dice il dirigente scolastico Maria Rita Chisesi -. Adesso dobbiamo sostenere la giovane e i compagni che sono distrutti". I due ragazzi erano assenti da scuola da lunedì scorso. "Gli insegnanti dopo alcuni giorni avevano chiamato a casa - aggiunge la dirigente - e i due alunni avevano detto che stavano male. Con l'influenza di questo periodo non ci siamo allarmati. Del resto i ragazzi hanno sempre frequentato regolarmente e con buoni risultati".
"C'erano i demoni in casa" -
E un particolare inquietante viene fuori dai racconti di alcuni amici del liceo artistico di Kevin. Uno degli alunni ha riferito di aver ricevuto il 4 febbraio, pochi giorni prima del delitto, un messaggio. "Kevin scriveva che il suo fratellino di cinque anni gli diceva che c'erano i demoni in casa - racconta il compagno di scuola -. Demoni che avrebbero ucciso e distrutto la loro famiglia. Mi aveva anche detto che erano entrate in casa due persone che, se non sbaglio, venivano chiamate fratelli di Dio". Forse il nome della setta.