"oltraggiose affermazioni"

Israele vieta l'ingresso alla funzionaria italiana dell'Onu Francesca Albanese

A Tel Aviv non sono piaciute alcune dichiarazioni dell'inviata delle Nazioni Unite sul massacro del 7 ottobre

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Israele ha deciso di negare l'ingresso nel Paese a Francesca Albanese, inviata del Consiglio dei diritti umani dell'Onu. La decisione, hanno fatto sapere i ministeri degli Esteri e degli Interni, è legata "alle sue oltraggiose affermazioni che le vittime del massacro del 7 ottobre non sono state uccise per la loro ebraicità ma in risposta all'oppressione israeliana".

Le parole di Francesca Albanese -

 Rispondendo due giorni fa ad un post di Le Monde, Francesca Albanese aveva scritto che "le vittime del 7/10 non sono state uccise a causa del loro giudaismo ma in risposta all'oppressione di Israele. La Francia e la comunità internazionale non hanno fatto nulla per impedirlo. I miei rispetti alle vittime".

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Il commento di Israele -

  Poco dopo l'ufficialità del bando sine die per la nostra connazionale si sono fatti sentire due dei ministri del governo israeliano. "L'era del silenzio degli ebrei è finita - hanno affermato i ministri degli Esteri Israel Katz e dell'Interno Moshe Arbel in una dichiarazione congiunta relativa alla vicenda. "Se l'Onu vuole tornare a essere un organismo rilevante - proseguono i due - i suoi leader devono sconfessare pubblicamente le parole antisemite dell'Inviata Speciale e licenziarla in modo permanente. Impedirle di entrare in Israele potrebbe ricordarle il vero motivo per cui Hamas ha massacrato bambini, donne e adulti".

Albanese: "Atrocità d'Israele raggiungono un nuovo livello" -

  Su X Francesca Albanese risponde alla decisione di Israele di negarle l'ingresso nel Paese. "Il divieto di ingresso da parte di Israele non è una novità. Israele ha negato l'ingresso a TUTTI i Relatori Speciali/OPt dal 2008! Ciò non deve diventare una distrazione dalle atrocità di Israele a Gaza, che stanno raggiungendo un nuovo livello di orrore con il bombardamento di persone nelle 'aree sicure' di Rafah". 

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