l'idea dell'organizzazione italiana She Works for Peace

A Kabul apre Abzar, la "biblioteca degli attrezzi in prestito" per le donne afghane

Il progetto nasce da un'idea dell'organizzazione italiana She Works for Peace per favorire l'accesso a materiali e piccoli macchinari utili a supportare le micro-imprese femminili a livello domestico

Utensili e piccoli macchinari in prestito per favorire l'imprenditoria femminile domestica in Afghanistan. L'organizzazione italiana She Works for Peace lancia il progetto Abzar a Kabul. Abzar, che significa "attrezzi" in lingua Dari, è la prima "tool library" del Paese, cioè una biblioteca degli attrezzi pensata per aiutare le afghane ad avere accesso a materiali e piccoli macchinari utili a supportare le micro-imprese a livello domestico. Dalle macchine da cucire agli utensili per la produzione alimentare, dai telai per il ricamo agli arnesi per la lavorazione dei gioielli e quant'altro, Abzar permette così alle donne di prendere in prestito ciò di cui hanno bisogno per il proprio lavoro e restituirlo non appena finito, proprio come si farebbe per un libro. "Ho cominciato a lavorare all'idea un paio d'anni fa, dopo aver visto un'intervista in cui alcune donne afghane, che avevano appena terminato un corso di cucito, facevano presente che non avevano nemmeno la possibilità di acquistare gli aghi per iniziare a lavorare, figuriamoci le macchine da cucire", spiega Selene Biffi, presidente di She Works for Peace.

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Il progetto Abzar per le piccole imprenditrici afghane -

 "E' sempre difficile - continua Selene Biffi, presidente dell'ong italiana She Works for Peace - proporre progetti 'diversi', e lo è ancora di più se pensati per un Paese che, ultimamente, non sembra ricevere molta attenzione".

Ma l'incontro con il Rotary Club di Ferrara ha permesso all'idea "non solo di ricevere il giusto riconoscimento, ma anche il supporto necessario per diventare concreta": il progetto Abzar è, infatti, destinatario di un District Grant ottenuto a seguito di una proposta progettuale candidata dai Club dell’Area Estense in collaborazione con She Works for Peace e con la Cattedra UNESCO Education, Growth and Equality (Chairholder Patrizio Bianchi).

"Il motto rotariano di quest'anno, 'Create hope in the world', chiama i rotariani a ispirare speranza attraverso i loro progetti", spiega Adele Del Bello, presidente del Rotary Club Ferrara. "Per questo motivo – aggiunge – l’Area Estense ha fortemente voluto sostenere questo progetto innovativo, concreto e sfidante, che mette in gioco anche le competenze e il tempo dei rotariani, inaugurando così un nuovo concetto di Rotary: Rotary del 'Fare'".

I dati delle micro-imprese domestiche in Afghanistan -

 Le micro-imprese a livello domestico rappresentano una delle poche opportunità lavorative per le donne in Afghanistan e, secondo dati delle Nazioni Unite, il 10% delle famiglie dipenderebbe da queste per la loro stessa sopravvivenza. Le limitazioni strutturali al momento presenti nel Paese, però, non rendono semplice il compito di creare e gestire una micro-impresa, neppure da casa. Tra le difficoltà maggiormente percepite dalle donne, ci sono, infatti, la mancanza di credito, la difficoltà di accesso ai mercati e, non ultimo, la possibilità di avere a disposizione materiali e macchinari produttivi.

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