Tutto è pronto per i festeggiamenti del Capodanno Cinese: per due settimane, dal 10 al 24 febbraio 2024 si celebra l’inizio del nuovo anno secondo il calendario cinese, ricorrenza ormai sentita anche in Italia e soprattutto a Milano, così ricca di ristoranti cinesi e asiatici.
Il Capodanno Cinese, chiamato anche Festa di Primavera, la cui data cambia dipende dalle fasi lunari tra il 20 gennaio e il 20 febbraio di ogni anno, quest’anno si celebra sabato 10 febbraio, precisamente dalla sera del 9 e fino al 24 febbraio. Astrologicamente, il 10 del mese, infatti, corrisponde al Capodanno lunare che inaugura 16 giorni di feste, cenoni e riti beneaugurali, fino al 24 sera.
Secondo la tradizione, durante la giornata di Capodanno si fa visita ad amici e parenti, augurando loro un anno prospero, e ci si scambiano hongbao, buste rosse che contengono un biglietto portafortuna e una mancia il cui valore deve terminare in 8. La sera dell’ultimo giorno di Capodanno, chiamato Festa delle Lanterne o anche Yuanxiao, dal nome del dolce di riso tipico, si fanno volare in aria migliaia di lanterne rosse, simbolo di buona fortuna.
In Cina, ogni nuovo anno è contrassegnato da un animale: il 2024 sarà quello del Drago verde in legno, simbolo di forza, intelligenza, prosperità, di grande indipendenza e soprattutto di forte equilibrio, dato il suo essere di legno e dunque fortemente legato alla terra. Non a caso, secondo le previsioni, il 2024 sarà un anno di prosperità ma anche di rinascita, di stabilità e di libertà ritrovate.
La leggenda della Pioggia del Drago
In tempi antichi, una regione della Cina si ritrovò a patire una lunga siccità. I suoi abitanti pregarono gli dei per ottenere pioggia, ma le loro preghiere rimanevano inascoltate. Un giorno, un potente Drago scese dal cielo e, accorgendosi di questo disperato bisogno di acqua, cominciò a battere le ali e a ruggire inferocito, provocando una pioggia abbondante che fece rifiorire la terra e risolvere la siccità. La popolazione, grata per questo aiuto, onorò il Drago come un salvatore, che da quel giorno divenne simbolo di potenza, successo e benessere.
Il menu speciale di Ba Restaurant
Dal 9 al 15 febbraio le specialità tradizionali cinesi per celebrare l’Anno del Drago si ritrovano da Ba Restaurant, il prestigioso ristorante cinese di Marco Liu in via Raffaello Sanzio, che nel 2011 decide di portare a Milano un’evoluzione gourmet della cucina cinese. Insieme a lui, ci sono le mani sapienti dell’Executive chef Bryan Hooi, lo Chef dei Dim Sum Chef Wu Chee Kean. Tra la cucina a vista, la sala elegante ispirata ai simbolismi orientali più celebri e un menù che gioca sull’equilibrio tra la Cina e l’Italia, Ba Restaurant è tra i primi a dare una definizione autentica alla millenaria tradizione gastronomica cantonese. La parola “Ba” scelta come nome del ristorante significa sia “otto”, numero simbolo di armonia, stabilità e prosperità, sia “padre”.
Ba Restaurant ha conquistato per la terza volta consecutiva il Milano Wine Week Award nella categoria “Etnico e Fusion” per la carta vini e Tre Mappamondi della Guida del Gambero Rosso dedicato ai migliori ristoranti di cucina internazionale. Marco Spini è inoltre tra i 50 sommelier selezionati per determinare i vini che compongono Wine List Italia, la prima guida al mondo che dà voce ai sommelier italiani.
Il menu di Capodanno comprende dalle Canocchie crude marinate con insalata di cetrioli e wasabi kizami al Riso Guo Ba con salsa ai frutti di mare e verdure, passando per il Salmone agrumato con salsa di soia, lime e passion fruit, fino all’Astice al sale e pepe. Non mancano la Pancia di maialino da latte in salsa all’aglio nero e purea di mela, uno dei piatti più iconici di Ba Restaurant, e i Dim Sum, da traduzione letterale “piccoli piatti che toccano il cuore”, con la selezione appositamente creata per il Capodanno lunare: capesante, king crab e asparagi, black god guarnito con tartufo nero, seppia con curry e anatra piccante. A chiudere il menu la Castagna Dattero Rosso Sesamo: un cremoso alla castagna, con crumble al sesamo nero, chantilly alla liquirizia, salsa al dattero rosso e sorbetto al mandarino.
Il Capodanno di Bon Wei tra arte e champagne
il primo e unico ristorante in Italia di alta cucina regionale cinese rinnova il sodalizio tra Zhang Le, patron del ristorante, con l’artista contemporaneo Teo KayKay: dopo la customizzazione delle bottiglie per l’anno del Coniglio (2023), la scelta di proseguire con il segno zodiacale del Drago (2024) segna l’inizio di un progetto più ampio, in cui alle due preziose bottiglie di champagne (quest’anno Duval-Leroy Femme de Champagne 1996 e Henriot Cuvée des Enchanteleurs 1981) si uniscono 8 bottiglie di Duval-Leroy Fleur de Champagne Brut Premier Cru, sempre dipinte interamente a mano e corredate di certificato di autenticità.
Si festeggia la sera di domenica 11 febbraio, con un menu ad hoc illustrato con i disegni a tema drago di KayKay creati con A.I. Si inizia con la classica tazza di tè Long Jing (Tè del Pozzo del Drago) e una corroborante Zuppa con pelle di cernia, maiale e funghi shitake battezzata, seguendo la leggenda del drago, Pioggia celestiale. Lo champagne Fleur de Champagne Brut Premier Cru introduce i tre antipasti: Ostrica fritta in pasta kataifi, Nido di gambero al sesamo e Finger dorato con filetto di manzo e porcini. Poi arrivano gli Niángāo, gnocchi di riso conditi da chef Zhang con uno scampo nella sua salsa, le Lingue di fuoco, gustosi Roll di branzino ripieni di tuorlo d’anatra salata, le Uova di drago (di quaglia) adagiate su una testa di fungo con pasta di gamberi, e la portata principe Successo e Prosperità: una ricca braciola di maiale (Hong zhu rou) in agrodolce con pomodoro e una punta di olio piccante, accompagnata da Giardino fiorito, delicata macedonia di verdure con radice di shan-yao, asparago cinese e carota (in carta sino alla Festa delle Lanterne). A chiudere il percorso, il dessert Chunjié kuàilè! (“Buona Festa di Primavera!”), creato dalla Pastry Chef Sonia Latorre Ruiz che, utilizzando cioccolato fondente, arancia, rum e peperoncino, ha dato forma a un goloso drago avvolto sulla sua stessa coda, pronto a sputare fuoco, in abbinamento al whisky della botte di Bon Wei: Filey bay, Zhang Le selection, Madeira cask.
I Mille Volti di Shoo Long Kan
Il ristorante milanese dove gustare l’hot pot autentico del Sichuan celebra il Capodanno Cinese portando in scena, per la prima volta in Italia, la magia del Bian Lian, lo spettacolo tradizionale Mille Volti, un mix tra magia e arte, simbolo dell’Opera del Sichuan. Un’occasione unica e imperdibile per assistere all’affascinante atto teatrale, nato 400 anni fa nella regione cinese da cui prende il nome (il Sichuan è noto come “La Terra dai Mille Volti”), in cui l’artista che lo interpreta, indossando maschere e costumi dai colori
sgargianti e finemente decorati, tra abili movimenti delle braccia e con l’ausilio di un ventaglio riesce a cambiare volto (maschera) in pochi secondi, lasciando il pubblico a bocca aperta.
In scena ogni sera dal 9 al 18 febbraio nel nuovo ristorante, aperto a dicembre all’angolo tra via Farini e il cimitero Monumentale, con una doppia esibizione dell’attrice cinese 雷欣美 Xinmei Lei del Chengdu Shuxitang Cultural Media, giunta a Milano direttamente dalla capitale del Sichuan per emozionare gli ospiti di Shoo Loong Kan. Una location arredata come un antico villaggio cinese, in cui gli ospiti possono sperimentare l’experience di cuocere da soli e a proprio piacimento carne, pesce, verdure e noodles nei brodi (tradizionali, più o meno piccanti, anche per vegani e vegetariani) che bollono nella particolare pentola (hot pot) posta al centro di ogni tavolo.
Lo speciale dessert di Gong Oriental Attitude
Il ristorante di alta cucina orientale dell’imprenditrice Giulia Liu, festeggia uno dei momenti più importanti del calendario cinese con un signature dessert ricco di significati simbolici, ispirato alle antiche tradizioni cinesi spunto per trasformare la cucina in racconto ed esperienza culturale. Insieme allo Chef Guglielmo Paolucci e al Pastry Chef Paolo Sistu, i tre hanno creato “La Carpa e il Dragone”, un dolce che racconta “su piatto” la storia di una carpa che risalendo il fiume con forza, energia e tenacia, cambia pelle trasformandosi in un potente Drago. Il piatto è composto da sentori di mandorla, cannella e agrumi, con kumquat candito e dischi di cioccolato bianco con la serigrafia di una carpa, mentre il dragone è un cremoso alla cannella dipinto con oro commestibile, ed è il prezioso finale di un menu ad hoc che comprende anche i Lamian all’Astice, pasta tirata a mano che simboleggia prosperità, lunga vita e ricchezza. Un augurio dedicato ai clienti di Gong per un nuovo anno ricco di successi e di soddisfazioni.
Di Indira Fassioni