venuti meno criteri di "imparzialità"

Mes, Fontana scioglie il Giurì d'onore su Meloni | Conte: "Si voleva far vincere facile il premier"

Era stato istituito su richiesta del leader M5s per stabilire la fondatezza di quanto dichiarato dal premier sul Mes in Senato. Mulè: "Oltraggiata l'istituzione"

Il presidente della Camera Lorenzo Fontana ha sciolto il Giurì d'onore istituito su richiesta del leader M5s Giuseppe Conte per stabilire la fondatezza di quanto dichiarato dal premier Giorgia Meloni sul Mes in aula al Senato il 13 dicembre. Lo ha reso noto la vicepresidente di turno Anna Ascani (Pd), precisando che la presidenza "prende atto della richiesta di Conte, pervenuta mercoledì, di immediato scioglimento della Commissione". Il ritiro dell'istanza da parte del leader M5s, secondo cui sono "venuti meno i criteri di imparzialità che avrebbero dovuto ispirare i lavori", è arrivato dopo le dimissioni dei deputati Filiberto Zaratti (Avs) e Stefano Vaccari (Pd), membri componenti della Commissione speciale.

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Mulè: "E' stata oltraggiata l'istituzione del Giurì" -

 "Se fossimo stati in un tribunale tutto quello che è successo sarebbe stato considerato un oltraggio alla Corte", ha detto il vicepresidente di Montecitorio, Giorgio Mulè, che era stato incaricato da Fontana di presiedere il Giurì d'onore chiesto da Conte. "Tutto quello che è stato detto riguardo al fatto che nel Giurì si fosse già arrivati al voto di una relazione è falso", ha assicurato.

"Falso che fossimo pronti a dar ragione a Meloni" -

 "E' privo di ogni fondamento il passaggio in cui si dice che eravamo pronti a dare ragione alla Meloni - ha ribadito Mulè -. La maggioranza non ha concluso nulla perché nulla era stato ancora deciso. E' un fatto che l'unico voto registrato fino a ieri era l'unanimità. Non ho mai negato una relazione di minoranza".

In precedenza Mulè si era detto "sorpreso e amareggiato dalla decisione improvvisa degli onorevoli Vaccari e Zaratti di dimettersi. Mai e in nessuna occasione, mai e in nessuna forma, fin dalla prima seduta del 10 gennaio e per le successive sei, avevano manifestato alcuna lagnanza, sollevato alcuna protesta, presentato reclamo, palesato rimostranze rispetto all'organizzazione e all'evolversi dei lavori: al contrario, avevano sempre manifestato spirito collaborativo e istituzionale nell'assolvimento dell'incarico ricevuto".

Conte: "Si voleva far vincere facile Meloni" -

 "Ringrazio il presidente della Camera Fontana che ha deciso di sciogliere il Giurì d'onore che rischiava di essere non imparziale, come denunciato da due seri e autorevoli commissari che si sono dimessi proprio per questa ragione", ha detto Conte conversando con in cronisti. Vedo che Mulè e la grancassa meloniana stanno parlando di oltraggio alle istituzioni ma sono fuori dal mondo. La verità è che si voleva far vincere facile Meloni ma a perdere sarebbero state le istituzioni che perdono sempre ogni qual volta un presidente del Consiglio viene in Aula in Parlamento a mentire agli italiani", ha aggiunto.

Fontana: "Seguito il regolamento" -

 Fontana, prima delle comunicazioni in Aula sul Giurì d'onore ha incontrato Mulè per comunicargli le decisioni assunte a seguito del ritiro dell'istanza da parte di Conte. In tale occasione, Fontana ha ringraziato Mulè per l'accuratezza e la precisione del lavoro svolto e per la perfetta aderenza al regolamento della Camera della procedura seguita per giungere alla relazione finale.

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