A Napoli un 55enne, Pasquale Pinto, ha ucciso la moglie Ewa Kaminska a coltellate e, dopo aver sparato colpi in aria dal balcone ed essersi barricato in casa, si è suicidato. È successo in un condominio in via Raffaele Testa, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio. La donna, colpita alla gola, è stata trovata senza vita dalle forze dell'ordine che hanno fatto irruzione nell'appartamento. Accanto a lei c'era il cadavere del marito, che potrebbe essersi ucciso ingerendo qualche sostanza.
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Nell'abitazione le forze dell'ordine hanno trovato una cinquantina di proiettili e una pistola con cui l'uomo ha esploso dalla finestra diversi colpi in aria e anche verso gli agenti intervenuti sul posto. Pinto stava attraversando un periodo difficile dopo aver perso il lavoro. I tre figli della coppia non si trovavano nell'appartamento. Sembra infatti che due fossero a scuola e il terzo in gita.
In molti dicono che la famiglia stesse vivendo una situazione economica precaria, non potesse contare su entrate fisse e che l'uomo stesso avesse solo lavori saltuari, dopo aver smesso di fare la guardia giurata. La donna aveva 48 anni ed era originaria della città polacca di Sztum.
Il tentato furto della pistola a suo tempo subito, con conseguente ferimento, sarebbe stato un fatto da cui non si è più psicologicamente ripreso. In ogni caso, chi lo conosceva esclude che fosse una persona violenta: piuttosto, "uno tranquillo, che non dava problemi".
Le drammatiche vicende accadute nel quartiere periferico e molto popolare di Napoli sono state vissute con partecipazione dagli abitanti della zona, che hanno ripreso le varie fasi - l'uomo che si è affacciato al balcone, l'irruzione della polizia - con i telefonini e poi le hanno postate sui social.