Re Carlo III non abdicherà in favore del figlio William. Lo sostiene l'ambasciatore del Belize in Italia, Nunzio Alfredo D'Angeri che, intervistato a "Pomeriggio Cinque", esclude questa ipotesi dopo che al sovrano d'Inghilterra è stato diagnosticato un cancro. "La Corona inglese innanzitutto. Non dimentichiamo che Elisabetta quando è diventata regina chiese a suo zio cosa dovesse fare e suo zio le rispose che avrebbe dovuto mettere davanti a tutto la Corona inglese".
"Poi non dimentichiamo che Re Carlo ha una fondazione dedicata ai malati di tumore. Ed è stato un bellissimo gesto che lui l'abbia dichiarato", continua l'ambasciatore che per cinque anni ha giocato a polo, nella stessa squadra, con Carlo d'Inghilterra prima che diventasse re. "Lui si attiene strettamente al protocollo", considera D'Angeri che crede, inoltre, che la principessa Anna assumerà il ruolo di consigliera in questo momento così delicato.
L'abdicazione e il precedente - Quest'evento nella storia della monarchia inglese è molto raro. L'ultima abdicazione risale al 1936, quando l'allora re Edoardo VIII rinunciò alla corona per sposare Wallis Simpson, un'attrice americana e, cosa più importante per l'epoca, divorziata. Sposare una persona divorziata fu considerato un tabù nella monarchia britannica per centinaia di anni. Nel caso quindi gli eventi dovessero precipitare per motivi di salute, William prenderebbe il posto del re - che è capo di Stato dall'8 settembre 2022 - e primo nella successione al trono diventerebbe il figlio George e poi, a seguire, la principessa Charlotte, il principe Louis, il Duca di Sussex Harry, il principe Archie, la principessa Lilibet e, infine, il Duca of York Andrea. Sia Harry che Andrea rimangono nella linea di successione al trono nonostante le controversie che li circondano.