È morto a Firenze Antonio Paolucci, ex sovrintendente del polo museale Firenze, ex ministro per i Beni culturali durante il governo Dini e anche direttore dei Musei Vaticani. Tra i più stimati storici ed esperti d'arte italiani, Paolucci era originario di Rimini, dove era nato il 19 settembre 1939: allievo di Roberto Longhi, era entrato nell'amministrazione dei Beni culturali nel 1969.
La carriera di Paolucci -
Nel corso della sua carriera, Paolucci è stato anche sovrintendente, a Venezia, Verona, Mantova, e direttore dell'Opificio delle Pietre dure a Firenze. Nel 1988 è stato nominato sovrintendente ai beni artistici e storici di Firenze, Prato e Pistoia, ruolo che lo ha portato a occuparsi, nel 1993, dei danni al patrimonio artistico provocati dall'attentato dei Georgofili alla Galleria degli Uffizi. Dal 1955 al 1966 è stato ministro per i beni culturali nel governo di Lamberto Dini.
Con l'istituzione dei poli speciali, nel 2002 Paolucci è stato nominato sovrintendente del Polo museale fiorentino e nel 2004 diviene anche direttore regionale per i beni storici, artistici e paesaggistici della Toscana. Nel 1997, dopo il terremoto in Umbria e nelle Marche, è stato commissario straordinario per il restauro della basilica di San Francesco ad Assisi colpita dal terremoto. Nel 2002 Paolucci è stato nominato soprintendente del Polo museale fiorentino e nel 2004 è diventato anche direttore regionale per i beni storici, artistici e paesaggistici della Toscana.
Nel 2008 ha presieduto una speciale commissione tecnico-scientifica per il progetto di risistemazione della antica piazza Duca Federico a Urbino. Nel 2018 è stato, invece, nominato presidente della Commissione di indirizzo per il concorso di progettazione internazionale volto alla ricostruzione della Basilica di San Benedetto da Norcia danneggiata dal terremoto dell'Italia centrale del 2016. È stato anche presidente del comitato scientifico per le mostre d'arte nelle Scuderie del Quirinale e vicepresidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali.
Le reazioni -
"L'Italia ia perde un uomo di cultura appassionato e rigoroso, un instancabile studioso che ha dedicato la sua vita alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico e culturale", afferma il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. "Firenze perde una delle sue figure più autorevoli. Paolucci nel ruolo di Ministro ha dato lustro alla città e all'Italia", commenta, in una nota, il sindaco di Firenze Dario Nardella. In onore di Paolucci "L'Auditorium del museo dove tante volte ha incantato le persone con le sue parole, porterà il suo nome, mentre la sua eredità intellettuale sarà di scientifica ispirazione". Così il direttore degli Uffizi, Simone Verde, sulla scomparsa di Antonio Paolucci.