Si celebra il 5 febbraio 2024 l’11esima Giornata Nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare, istituita dalla Campagna Spreco Zero di Last Minute Market con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente. Un’edizione dedicata in particolare ai traguardi del 2030 e al confronto diretto con lo stato di attuazione degli Obiettivi di Sostenibilità fissati dall’Agenda delle Nazioni Unite.
Fu nella giornata del 5 febbraio 2004 che furono convocati gli Stati Generali della filiera agroalimentare italiana. Dal 2014 in poi, la Giornata, in calendario stabilmente il 5 febbraio, è l’occasione per la diffusione di nuovi dati da parte dell’Osservatorio Waste Watcher International.
Il tema di quest’anno è “Make the Difference. Stop #foodwaste”: il focus dell’iniziativa si concentra sulla necessità di moltiplicare le buone pratiche quotidiane a tutti i livelli, coinvolgendo cittadini, enti pubblici, imprese, associazioni e scuole per raggiungere insieme l’obiettivo comune. A partire dalla prevenzione e riduzione dello spreco alimentare nelle case, nella filiera di produzione, distribuzione e commercio del cibo, nella ristorazione, nelle mense, nelle abitudini di acquisto e di conservazione degli alimenti, con l’obiettivo di sensibilizzare sulle strette connessioni tra spreco alimentare e impatto ambientale.
Come spiega Andrea Segrè, economista e fondatore della Giornata Nazionale contro lo Spreco Alimentare «Il focus 2024 non può prescindere dagli effetti della crisi globale sullo spreco alimentare domestico. L’inflazione alimentare, ancora non domata, i salari stagnanti, l’aumento del costo della vita, uniti alle instabilità geopolitiche causate dalle guerre in zone chiave per la produzione di materie prime e il trasporto delle merci, determinano un contesto assai complesso».
Cristina Bowerman, ambasciatrice di Spreco Zero
«La sostenibilità è una scelta di vita nella quale è necessario credere. Io ci credo. e penso che il role modeling, l’esempio, sia fondamentale per dimostrare che è possibile vivere in modo più sostenibile». Parola di Cristina Bowerman, chef stellata con una straordinaria storia dall’Italia agli States e ritorno, Maestra di sostenibilità e impegnata a 360 gradi per gli Obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030, a cominciare dalle pari opportunità di genere. Sarà lei l’Ambasciatrice di Buone Pratiche della campagna Spreco Zero 2024 e della Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare.
Attraverso il suo impegno Cristina Bowerman promuoverà i valori dello sviluppo sostenibile e l’attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale nel quotidiano. «Assistiamo nel mondo occidentale a una battaglia da un lato contro lo spreco di cibo e dall’altra contro l’eccessiva assunzione dello stesso – spiega la chef – Tutto questo ha un costo notevole, non solo economico ma anche sociale e ambientale. Da una parte del mondo si promuovono diete dimagranti, mentre dall’altra parte ci sono individui che muoiono di fame. Ognuno deve fare la propria parte per questo mondo così bistrattato e anch’io voglio essere un modello di riferimento, mi sono assunta questa responsabilità. Con il mio lavoro voglio essere d’esempio e cerco di non sprecare nulla, di non comprare mai derrate alimentari in eccesso. Nel mio ristorante siamo ormai andati oltre ai prodotti riciclabili, andiamo direttamente sui prodotti compostabili per eliminare, dove possibile, la plastica usa e getta».
I dati dell’ultimo anno
Come testimoniato lo scorso settembre dall’ultima indagine internazionale dell’Osservatorio Waste Watcher International, l’inflazione e il rincaro della vita “battono” lo spreco alimentare nel mondo. In media, 7 consumatori su 10 da ogni parte del mondo faticano con il carrello della spesa e dichiarano di dover drasticamente “tagliare i loro acquisti”. È l’effetto di un quadro economico e sociale drammatico in tutti i Paesi: solo in Italia lo spreco di cibo è sceso del 25% circa e si è assestato su 469,4 grammi settimanali (-125,9 grammi rispetto all’estate 2022 e -54,7 rispetto alla rilevazione dello scorso gennaio).
L’evento ufficiale a Roma
L’appuntamento con gli eventi ufficiali è fissato lunedì 5 febbraio a Roma, dalle 11.30 nello Spazio Europa, sede dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia e della Rappresentanza della Commissione Europea. L’iniziativa si potrà seguire anche in streaming sui canali ufficiali di Spreco Zero e sarà l’occasione per la presentazione del nuovo report dell’Osservatorio Waste Watcher International con i dati del “Caso Italia” 2024, un’indagine promossa dalla campagna Spreco Zero in sinergia con l’Università di Bologna e IPSOS. Sarà possibile, inoltre, condividere le proprie iniziative antispreco sul sito ufficiale della Giornata, per promuoverle e raccontarle sia prima che dopo il 5 febbraio.
Dolzeto e la Torta di Pane, la ricetta anti spreco delle merende di una volta
Nella pasticceria artigianale di ispirazione veneta in via Francesco Arese a Milano, uno dei must quotidiani è proprio la Torta di Pane: una ricetta di recupero e "di una volta", che a tanti ricorderà le merende delle mamme e delle nonne. Ogni giorno il pasticcere e lievitista Giorgio Saccone sforna il pane di Dolzeto, e quando avanza lo trasforma proprio nella torta di pane: si taglia a cubetti e lo si fa seccare all'aria per poi ammollarlo in acqua e marsala. Si aggiungono uova montate e farina di mandorle e via in forno a cuocere. Una ricetta non solo priva di latticini, ma anche perfetta da replicare a casa. Consiglio del pasticcere: una spolverata di zucchero a velo prima di assaggiarla.
Il menu antispreco dello chef Stefano Sforza di Opera, Torino
Opera prosegue la sua strada, fatta di ricerca, impegno e attenzione alla sostenibilità. La chiave di volta del percorso degustazione è l’attenzione agli sprechi, un cardine dell’insegna fine dining di via Sant’Antonio da Padova a Torino. “Credo che oggi si debba necessariamente avere un occhio di riguardo per la sostenibilità. La ricerca fine a sé stessa non è più un obiettivo a cui tendiamo noi chef, perché implica la produzione di sprechi alimentari, oltre a investire male il nostro tempo e le nostre energie”. Un esempio è la Giardiniera di Cavolfiore, un classico dello chef in cui la ricetta tradizionale piemontese è stata rivista con il solo utilizzo dell’ortaggio della famiglia delle Brassicaceae. Tre sono le varietà di cavolfiore (giallo, verde e viola) ognuna delle quali viene rispettivamente abbinata a un carpione differente: pepe- salvia-rosmarino, curcuma e rapa rossa. Nella ricetta, come da diktat di Sforza, non si butta via niente e così gli scarti del cavolfiore bianco e verde diventano la base di una crema che lo chef pone alla base del piatto, completato con olio al prezzemolo.
Regalare un pasto sospeso con Planeat
Essere protagonisti del cambiamento con Planeat.eco, la società benefit che rivoluziona la spesa e combatte il food wasting, proponendo kit porzionati, lavati e dosati per cucinare piatti di qualità a prezzi accessibili, e promuovendo uno stile di vita sostenibile e umano, che parte dall’Uomo e arriva all’Ambiente, per ritornare all’Uomo. Per questo, è nato il “pasto sospeso”: con esso, l’esperienza dell’acquisto di un pasto si trasforma nella possibilità di sentirsi utile per raggiungere uno degli obiettivi dell’Agenda 2030, SDG 2: Zero Hunger. I pasti possono essere acquistati sia da privati che da aziende, anche con i buoni pasto, scegliendo una delle card disponibili (da 25, 100, 200 o 600 pasti sospesi) e dando la possibilità a molte persone senza fissa dimora di avere un pasto caldo e un momento di umanità, in grado di generare un reale cambiamento. In meno di un anno, sono stati acquistati oltre 8 mila pasti sospesi, di cui oltre 5 mila sono già stati distribuiti, e dal suo lancio, a fine 2020, Planeat ha gestito 244 mila ordini, contribuendo a salvare 30 tonnellate di cibo dalla spazzatura.
La piadina plant-based di Planted
La foodtech svizzera che si distingue per l’etichetta più pulita al mondo nella categoria dei sostituti della carne e delle proteine alternative, lancia Supergreen, la prima piadina plant-based, in collaborazione con La Piadineria, la catena italiana del fast casual food. Una proposta vegetale salutare ma bilanciata e ricca di gusto accanto alle piadine più tradizionali, in grado di soddisfare le necessità di un pubblico sempre più consapevole e attento all’alimentazione, al benessere e alla sostenibilità. Nasce così la speciale ricetta limited edition: un rotolo di fragrante e morbido impasto Khorasan steso e cotto al momento, farcito con sfiziosi straccetti 100% vegetali Planted a base di proteine di piselli e marinati alle erbe e spezie, lattuga, pomodoro e maionese vegana.
Il progetto Co-Cooking LAB di Milano
Nasce per dare valore a cibo e persone, con laboratori di cucina etnica e circolare valorizzando il talento di cuoche e cuochi da ogni parte del mondo. Un nuovo modello di esperienza culinaria che si impegna a promuovere attivamente la diversità culturale e l'inclusione sociale di persone con background migratorio, ma anche la sostenibilità ambientale attraverso l'antispreco alimentare. Il progetto ha come obiettivo l’empowerment femminile, valorizzare il tema della diversità, promuovere l’inclusività sociale e sensibilizzare le persone sul tema dello spreco alimentare.
Sostenibilità ambientale e umana a La Roqqa di Porto Ercole
La Roqqa è la nuova destinazione di Porto Ercole (Grosseto) che si propone come uno dei progetti più evoluti della nuova ospitalità italiana. In questo “ritiro contemporaneo” che invita a scoprire la bellezza del Monte Argentario, si promuovono pratiche diffuse di sostenibilità e inclusività, lavorando a stretto contatto con il territorio e la comunità locale. La gestione operativa di La Roqqa vede al centro il cibo come risorsa e perciò sostiene attivamente il progetto ORTO GIUSTO, che dà lavoro ai giovani con disabilità aiutandoli a trovare equilibrio ed autonomia attraverso la coltivazione di frutta e verdura, e si approvvigiona direttamente da questa filiera di prossimità, secondo i cicli delle stagioni, cercando di limitare gli sprechi. La proprietà collabora sin dal suo esordio con la Caritas locale, organizzando la distribuzione quotidiana delle rimanenze inutilizzate a chi ne abbia necessità. Queste e altre pratiche di sostenibilità ambientale e umana, come valore guida di tutto il progetto La Roqqa, hanno permesso all'hotel di essere scelto come parte della Considerate Collection di Small Luxury Hotels, standard ecologico certificato guidato dall’etica, che seleziona solo boutique hotel capaci di dimostrare che il lusso è compatibile con una gestione virtuosa.
Le ricette antispreco
Brodo di pollo con ossa, zampe, testa
Ingredienti:
1,5 kg Pollo (testa, zampe e ossa)
1 Carote
2 Coste Sedano
1 Cipolla
2 Pomodori
1 Foglia Alloro
q.b. Sale
q.b. Pepe
Procedimento:
Sono necessari 1/2 kg di carne e circa due litri di acqua fredda per ottenere un litro di brodo. Aggiungete, oltre la carne, anche una 1 carota, 2 coste di sedano, una cipolla piccola, due pomodori non sbucciati, 1 foglia di alloro, sale e pepe. Portate il brodo ad ebollizione a pentola coperta e, se necessario, schiumate più volte durante la cottura per ottenere un brodo particolarmente limpido. Appena l’acqua inizia a bollire abbassate la fiamma e lasciate bollire a fuoco basso per circa due ore/due ore e mezza. A cottura ultimata, sgrassate il brodo. Per farlo più facilmente basterà mettere il brodo in frigorifero e lasciare che il grasso si coaguli in grosse formazioni biancastre che potrete poi eliminare. Infine, filtrate il brodo attraverso un colino a rete finissima o una garza umida, dopo avere estratto i pezzi di carne e le verdure.
Insalata di pollo con salsa fatta in casa
Ingredienti per l’insalata:
Petto di pollo avanzato
Insalata iceberg (o lattuga)
Crostini di pane
Sale
Olio
Cetriolo
Per la salsa allo yogurt:
Un vasetto di yogurt magro non dolce
Un cucchiaino di olio evo
Due cucchiaini di limone
Un pizzico di sale
Un pizzico di pepe
Erba cipollina
Procedimento:
Per prima cosa tirate fuori dal frigo il pollo che vi è avanzato e lasciatelo a temperatura ambiente per un’oretta. Se ritenete che sia troppo secco, tagliatelo in dadini e versatelo in una ciotola, aggiungendo un filo d’olio e mescolando di tanto in tanto. Lavate e scolate l’insalata e poi tagliatela grossolanamente. Nel frattempo, preparate la salsa allo yogurt: prendete un vasetto e versatelo in una ciotolina dove potete mescolare gli ingredienti più comodamente. Aggiungete un cucchiaino di limone, avendo cura di eliminare i semi. Mescolate bene. Mettete l’olio e girate ancora. Aggiungete un pizzico di sale e un po’ di pepe, continuando a girare. Infine, mettete nella salsa allo yogurt l’erba cipollina, meglio se fresca. In una ciotola capiente mettete l’insalata e il pollo e mescolate, in modo che i pezzetti di pollo vadano a distribuirsi bene. Versate un paio di cucchiai di salsa allo yogurt e rimestate ancora, poi ripetete l’operazione aggiungendo la salsa gradualmente, mescolando accuratamente, in ultimo aggiungete i crostini di pane.
Collo ripieno alla senese
Ingredienti per 2 colli:
100 gr. carne di manzo
Un fegatino e un durello di pollo
Una fetta grande di pane inzuppata nel latte e strizzata
Un trito di aglio e prezzemolo
1 cucchiaiata di parmigiano
1 uovo intero
Noce moscata, sale e pepe
Procedimento:
Preparate un composto mescolando carne macinata, fegatini e durelli di pollo, mollica di pane bagnata nel latte e strizzata, un trito di aglio e prezzemolo, parmigiano, un uovo, sale, pepe e noce moscata. Amalgamate bene il tutto utilizzando le mani e lasciate riposare per una mezz’ora. Riempite con questo composto i due colli e cucinate con un ago da lana e spago da cucina l’estremità finali. Mettete i colli in una pentola adatta insieme ad uno stocco di sedano, uno spicchio d’aglio, una cipollina, una carota media, un ciuffo di prezzemolo, sale e alcuni chicchi di pepe nero. Coprite appena con acqua e lasciate bollire lentamente con un coperchio e sempre a fiamma moderata per circa un’ora. Trascorso questo tempo i colli e il brodo saranno pronti. Nel brodo potrete cuocere della pasta o del riso, mentre il collo ripieno, dopo averlo affettato, potrete servirlo accompagnato da una maionese leggera fatta in casa, un cucchiaio di salsa verde e qualche cipollina in agrodolce.
Di Indira Fassioni