LA CONTESTAZIONE

Protesta agricoltori, i trattori invadono ancora il casello di Orte

Non si ferma la protesta contro le politiche italiane ed europee. Meloni: "Risorse del Pnnr passano a 8 miliardi"

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La protesta dei trattori torna a invadere il casello di Orte (Viterbo) in segno di protesta contro le politiche italiane ed europee per gli agricoltori. "Noi dobbiamo fare quello per cui siamo arrivati qui", ha detto Antonio Monfeli, portavoce della categoria, rivolgendosi alle forze dell'ordine. Oltre 120 mezzi agricoli si sono radunati sabato mattina nel piazzale antistante la rotatoria di fronte al casello, poi sono partiti per "accamparsi" sulla rotonda, da giorni diventata lo scenario della protesta. "Noi continueremo a manifestare pacificamente - ha spiegato Monfeli - ma, vista la quantità di mezzi e persone arrivate, probabilmente bloccheremo di nuovo il casello". 

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L'aumento dei costi e il peggioramento del tenore di vita -

 Il casello di Orte è uno snodo autostradale cruciale verso Roma. Gli agricoltori protestano contro l'aumento dei costi di produzione e il peggioramento del tenore di vita: per questo si sono mobilitati, come successo in altri Paesi europei, annunciando di voler raggiungere la capitale. 

Una prima risposta è arrivata da Giorgia Meloni. "Le risorse del Pnrr dedicate al mondo degli agricoltori passano ad 8 miliardi di euro", ha detto il premier mentre era diretta a Catania. 

Gli striscioni della protesta -

 Sui cartelli appesi ai mezzi "L'agricoltura è fallita, proteggiamo il Made in Italy e gli italiani" o lo striscione "Se sano vuoi mangiare, l'agricoltura avanti devi andare". Tra le altre scritte: "Ci state togliendo quel poco di dignità rimasta" e "La vostra troppa burocrazia ci sta distruggendo".

Si aspettano risposte dal governo -

 "Da questa manifestazione aspettiamo delle risposte dal governo. Le risposte le devono dare a noi, non ad altre persone che non fanno gli agricoltori e che rappresentano gli agricoltori. É una situazione critica, non possiamo fare gli schiavi dentro le nostre aziende", ha detto Domenico Chiergi, un agricoltore. 

"Andremo a Roma tutti insieme" -

 Un altro agricoltore, Felice Antonio Monfeli, ha annunciato: "Andremo a Roma tutti insieme, tutta l'Italia insieme. L'agricoltura italiana si è svegliata, sta avvenendo un fatto storico: gli agricoltori per la prima volta nella storia uniti, in un'unica bandiera, quella italiana. L'unione di questi ragazzi, di queste persone, che verranno lì con noi, per voltare pagina, per cambiare qualcosa, ma non solo dell'agricoltura, della società italiana, perché la speranza non c'è più tra i giovani e noi la vogliamo ridare possibilmente".

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