lieto fine

Alluvione Romagna, due angeli del fango si sono innamorati: "Ora viviamo insieme"

Cristina Nulchis e  Andrea Pelizza erano andati a Forlì per soccorrere la popolazione: da quell'incontro non hanno mai smesso di cercarsi

© Facebook|  Cristina Nulchis

Nove mesi un'alluvione devastava l'Emilia Romagna, intere città sepolte da acqua e detriti: Cesena, Ravenna, Faenza, Forlì erano completamente in ginocchio. La catena dei soccorsi si mette in moto subito e tra i primi a correre ad aiutare ci sono Cristina Nulchis e  Andrea Pelizza: due "angeli del fango" che non sanno che da quella tragedia sarebbe nato anche qualcosa di bello. Da quell'incontro non hanno mai smesso di cercarsi e ora vivono insieme a Forlì.

Cristina, Andrea e la passione per il volontariato - Cristiina, all'epoca dell'alluvione, viveva a Leiè di Cossato (Biella). Lei è l'anima dell'associazione umanitaria Mama Yovò di Vigevano, che in Uganda aiuta 130 orfani e ha missioni in corso anche nel Benin. Ma decide di partire per Forlì dove un quarto di città è sott'acqua. Lui, Andrea Pelizza, è di Saccolongo (Padova) ma abitava a Pordenone dove lavorava come vigile del fuoco. Ha già operato in diverse sciagure, come il terremoto nel 2016 ad Arquata sul Tronto, nelle Marche. E questa volta gli dicono di andare in Romagna, a Forlì. Ed è lì che si incontrano: lei partita da Ovest e lui partito da Est.

La convivenza a Forlì - Oggi vivono insieme e hanno scelto di costruire la loro nuova vita proprio nella città in cui si sono conosciuti. In realtà il colpo di fulmine è scattato grazie a una serie di coincidenze. "Non ci siamo conosciuti nelle prime ore dopo l'alluvione - spiega Andrea - .  La storia è più complicata, era proprio destino. Dopo qualche giorno a Forlì mi dicono di tornare a Pordenone. Ancora la Cristina non l'avevo incontrata. Ma ciò che avevo visto mi era rimasto dentro e siccome dal primo giugno avevo qualche giorno libero mi sono detto "torno a Forlì da volontario, voglio aiutare quelle persone in difficoltà". Andrea e Cristina all'inizio di giugno sono in quello che per molti è stato lo scenario di un dramma, ma per loro è il "posto del cuore". 

L'incontro che gli ha cambiato la vita - "Ho spalato in uno scantinato - ricorda Andrea - , con altri volontari, per togliere il fango. Alle 6 siamo andati a bere un aperitivo e c'era anche Cristina. Da quel giorno non ci siamo più lasciati, diciamo che ci siamotrovati. E abbiamo continuato a spalare, ad aiutare la gente in viale Bologna.  uando ho visto per la prima volta quella strada non potevo credere ai miei occhi: ho scattato diverse foto per documentareil disastro. Senza saperlo, ho fotografato tutti i luoghi in cui io e Cristina ci saremmo poi ritrovati assieme: sembrava tutto scritto". Dopo pochi giorni sono già una coppia. A luglio hanno deciso di andare a vivere insieme". A entrambi è venuto naturale scegliere proprio Forlì. Così a novembre Andrea ottiene il trasferimento nel distaccamento di Rocca San Casciano, in collina, mentre lei trova lavoro in una azienda forlivese. Per qualche mese sono stati ospiti di amici, finalmente da un mese sono nella nuova casa a Fratta Terme, vicino a Forlimpopoli.