ERA FUGGITO USANDO LENZUOLA ANNODATE

Mafia, arrestato in Francia il boss Raduano: era evaso un anno fa dal carcere di Nuoro

Il criminale 40enne era riuscito a fuggire calandosi dal muro di cinta del penitenziario con una corda di lenzuola annodate. Catturato anche un altro latitante, Gianluigi Troiano

E' finita la latitanza del boss della mafia garganica Marco Raduanoevaso dal carcere di Nuoro il 24 febbraio 2023. L'uomo è stato catturato in Francia dai carabinieri del Ros. Raduano, 40 anni, di Vieste, era evaso dal braccio di alta sicurezza del carcere, calandosi dal muro di cinta del penitenziario con delle lenzuola annodate. Era fuggito dopo aver ricevuto l'ennesima condanna legata alla maxi operazione antimafia Neve di Marzo, coordinata dalla Dda di Bari. Il 40enne era stato inserito nella lista dei latitanti italiani più pericolosi ricercati da Europol con Enfast. Catturato anche un altro importante latitante, Gianluigi Troiano, che è stato invece rintracciato in Spagna. Entrambi i capi della mala garganica avevano documenti falsi, intestati a italiani. 

© Tgcom24

Era nel carcere di Nuoro -

 Marco Raduano era detenuto nel carcere di Badu 'e Carros a Nuoro in regime di alta sicurezza e su di lui gravano condanne che avrebbe dovuto finire di scontare nel 2046.

L'ennesima condanna -

 Una ventina di giorni prima della fuga, il 3 febbraio dell'anno scorso, gli era stata notificata una nuova condanna diventata definitiva a 19 anni di reclusione, più tre anni di libertà vigilata, dopo che la Cassazione aveva giudicato inammissibile il ricorso da lui presentato. Si tratta di una condanna legata alla maxi operazione antimafia Neve di Marzo, coordinata dalla Dda di Bari e portata a termine a Vieste nell'ottobre del 2019 quando fu sgominata un'associazione per delinquere finalizzata al narcotraffico, aggravato dal metodo mafioso, che utilizzava anche armi da guerra.

L'arresto in Corsica -

 L'operazione di arresto di Raduano, individuato in Corsica, a Bastia, è stata messa a segno dai carabinieri del Ros con il supporto, in fase esecutiva, della gendarmeria francese su mandato di arresto europeo emesso dalla Procura generale della Repubblica della Corte d'appello di Bari, su richiesta della Procura distrettuale. 

Troiano catturato in Spagna -

 L'altro boss arrestato, Gianluigi Troiano, è stato catturato a Otura, nei pressi di Granada in Spagna, e ora dovrà scontare 9 anni e due mesi di reclusione. Per il suo arresto i carabinieri del Ros hanno avuto il supporto della Unidad central operativa della Guardia civil spagnola. Raduano e Troiano sono stati entrambi condannati per associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, aggravata dal metodo mafioso e dal fine di agevolare l'attività dell'associazione operante da almeno un decennio nel comprensorio di Vieste, già note alle cronache giudiziario come clan Raduano. L'arresto è il risultato di un'indagine del Ros che si è concentrata sulle dinamiche criminali riconducibili alla figura di vertice di Raduano e di Troiano come sottocapo e organizzatore. 

Due omicidi -

 Raduano è attualmente imputato (in corso il processo) per l'omicidio di Giuseppe Silvestri a Monte Sant'Angelo (Foggia) il 21 marzo 2017 e per l'omicidio di Omar Trotta a Vieste il 27 luglio 2017: per quest'ultimo delitto è imputato, in concorso, anche Troiano. 

Piantedosi: "Duro colpo alla criminalità" -

 "La cattura all'estero di due pericolosi latitanti, Marco Raduano e il suo braccio destro Gianluigi Troiano, ad opera dell'Arma dei carabinieri, rappresenta un altro duro colpo inferto alla criminalitaà organizzata". Lo ha affermato il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi. "Grazie alle capacità investigative delle nostre forze dell'ordine e alla cooperazione con le autorità francesi e spagnole, è stato possibile chiudere il cerchio sui due criminali, assicurandoli alla giustizia", ha aggiunto il titolare del Viminale. "Proseguono, con i due arresti, gli importanti risultati fatti segnare da questo governo nel contrasto alla criminalità organizzata ed ai suoi collegamenti internazionali grazie ad una intensa e proficua collaborazione di polizia", ha concluso Piantedosi.

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