MISURA PROVVISORIA

Alain Delon posto sotto tutela giudiziaria: avrà un amministratore di sostegno

L'attore potrà continuare a compiere molti atti, ma non i più importanti, come la vendita di un bene immobile, ad esempio, che dovrà essere affidata ad un terzo

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Alain Delon, 88 anni, è stato posto sotto tutela giudiziaria, secondo quanto reso noto dai media francesi. Per l'attore, colpito da un ictus nel 2019 e da un linfoma l'anno successivo, è stato nominato un amministratore di sostegno, dopo che gli accertamenti medici eseguiti lo scorso 13 gennaio, hanno evidenziato lo stato di deterioramento delle sue condizioni psico-fisiche. Si tratta di una misura provvisoria, meno pesante della tutela vera e propria. In base a quanto deciso dal giudice, Delon potrà continuare a compiere molti atti, ma non i più importanti, come la vendita di un bene immobile o le decisioni legate alla sua salute, ad esempio, che dovranno essere affidate ad un terzo.

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Una terza persona, non di famiglia, prenderà le decisioni importanti -

  La decisione presa in via provvisoria, in attesa che il giudice si pronunci, il 25 gennaio è stata subito trasmessa ai tre figli dell'attore, Anthony, Alain-Fabien e Anouchka.

Secondo i media Delon è stato posto sotto tutela giudiziaria da un giudice dei contenziosi della protezione, che ha anche nominato il "mandatario", cioè la terza persona incaricata degli atti che Delon non potrà più portare a termine da solo.

Si è "rallegrata" di questa decisione, la figlia Anouchka Delon, secondo quanto reso noto dall'avvocato Frank Berton. Si tratta di una misura provvisoria e più leggera della messa sotto tutela vera e propria, nella quale viene imposto che tutto sia controllato da un tutore designato. "Il giudice ha ritenuto necessario allontanare i figli di Delon dalla gestione delle cure mediche del padre".

La posizione dei figli e i precedenti la messa sotto tutela giudiziaria -

  Questa decisione arriva sulla scia delle richieste formulate nelle scorse settimane dai figli Anthony e Alain-Fabien, in lotta contro la sorella Anoucka, di porre il protagonista del "Gattopardo" sotto tutela giudiziaria per incapacità di intendere e di volere.
A tali richieste aveva risposto l'avvocato dell'attore Christophe Ayela, intervistato dal giornale Le Parisien: "Alain Delon sarebbe lucido, capace di intendere e di volere: qualsiasi forma di messa sotto tutela sarebbe "inutile" e "vessatoria".  
 

Una guerra intestina -

  Nella guerra del clan Delon ognuno ritiene di voler proteggere il patriarca indebolito dopo l'ictus. Anthony, 59 anni, e Alain-Fabien, 29, sostengono che il papà sia manipolato da Anouchka, 33 anni, accusata di volerlo riportare in Svizzera solo per evitare di sborsare troppe tasse sull'eredità. Quest'ultima accusa a sua volta i fratelli di mettere a rischio la vita del padre e assicura che in Svizzera avrebbe cure mediche più adeguate rispetto a quelle ottenute in Francia.

Le condizioni di salute dell'attore -

  Il caso Alain Delon va di pari passo con la profonda crisi familiare, legata principalmente alle sue condizioni di salute e alle differenti prese di posizioni a riguardo dei tre figli. La decisione di affidare a terzi le decisioni, specie quelle legate alla sua salute, potrebbe finalmente mettere fine alla loro guerra.
 Il 13 ottobre una relazione medica approfondita aveva dichiarato Delon “portatore di comorbidità significative, di patologie croniche attive e di disturbi acuti rilevanti e invalidanti”. Uno stato di salute generale che lo avrebbe reso, stando alle dichiarazioni mediche "vulnerabile sia fisicamente che psicologicamente". 
Gli esperti avevano rilevato che la salute dell'attore avesse attraversato quattro fasi di deterioramento. La prima iniziata nel giugno 2016, mese durante il quale l'attore aveva subito un leggero ictus. La seconda nell’agosto 2019 quando Delon fu colpito da altri due nuovi ictus in un mese, che avrebbero cominciato ad influire sulla sua mobilità  ma anche sul suo morale. Secondo il rapporto di una clinica svizzera dove era stato ricoverato, "Alain Delon fa fatica ad accettare la sua situazione e le limitazioni dovute al suo ictus ed esprime scoraggiamento e perdita di fiducia. Afferma in più occasioni che non vuole più vivere se deve rimanere invalido”. 

La terza fase, tra il 2021 e il giugno 2023 è quella in cui lo stato di salute di Alain Delon è peggiorato sensibilmente. Il 17 settembre 2021, la leggenda del cinema ha subito una pesante caduta e ha riportato un trauma cranico, oltre a essergli stato diagnosticato un linfoma. Nel gennaio 2023 l'attore avrebbe scritto le direttive anticipate in caso di decesso, dichiarando di aver paura di "morire di malattia" e che il suo unico piacere è "vedere (sua) figlia". Avrebbe anche specificato all'epoca di voler “farsi curare in Francia e restare per questo nella (sua) casa di Douchy”. 

L'ultima fase è datata luglio 2023. In questa fase i movimenti dell'attore hanno cominciato a essere limitati e a richiedere l'utilizzo di bastoni, un deambulatore e poi una sedia a rotelle. Da agosto in poi, Alain Delon si è ritrovato in un “riposo a letto quasi costante”. Il medico incaricato ha quindi denunciato un “deterioramento psicologico e fisico corrispondente ad una grave alterazione della sua salute mentale propria della totale abolizione del discernimento”, “ponendolo in condizioni di completa dipendenza fisica, esponendolo alla sottomissione di coloro che intervengono al suo capezzale”. 

"Voglio morire" -

 La scorsa settimana il quotidiano "Le Parisien" aveva rivelato che proprio in seguito a questa perizia medica Delon avesse manifestato il desiderio di morire: "Voglio morire, la vita è finita" avrebbe detto.  L'ispezione sanitaria era avvenuta nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria su Hiromi Rollin, denunciata dai tre figli dell'attore, Anouchka, Alain-Fabien e Anthony Delon. 
La stessa Hiromi Rollin, indicata come badante, dama di compagnia o anche compagna dell'attore, ha denunciato i tre figli di Delon di tentato omicidio nei confronti del padre. 

Dopo la perizia di luglio 2023, la procura di Montargis ha incaricato un nuovo esperto, che si è recato a Douchy, residenza di Delon, il 13 gennaio per emettere un secondo parere. Quello che ha portato alla decisione di porre l'attore sotto tutela giudiziaria. 
 

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