Momenti di terrore per il proprietario di una villetta nel Livornese, pestato da quattro banditi durante una rapina. La vittima è Andrea Aghini, celebre pilota automobilistico, ex rallista della squadra Lancia Martini negli anni '80 e '90. Aghini è ricoverato in ospedale con fratture alla mandibola, del setto nasale e del costato. Venerdì sera ha reagito all'assalto dei malviventi scoperti in giardino ma è stato picchiato. La banda, entrata in casa, ha aperto la cassaforte portando via due orologi.
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La rapina è avvenuta verso le 21 tra Collesalvetti (Livorno) e Fauglia (Pisa) mentre Aghini si stava spostando tra le case di famiglia, passando da quella della madre alla sua per il giardino dove quattro uomini coperti da passamontagna lo hanno circondato e immobilizzato cercando di soffocarlo con uno straccio e colpendolo a calci e pugni.
"Ho reagito d'istinto, mi divincolavo - ha raccontato -, ma mi hanno preso di peso e portato in casa. Non ho avuto paura. Non so chi fossero, non hanno detto una parola". Dopo averlo colpito, i banditi hanno aperto la cassaforte, rapinato quello che c'era - almeno due orologi - e tagliato i cavi della videosorveglianza, poi è suonato il campanello e sono dovuti andare via prima di completare la razzia.
"Vicino a casa c'è una scuola guida, hanno sentito le mie grida e sono venuti ad aiutarmi - ha ricordato ancora Aghini - . I rapinatori hanno capito di esser stati scoperti e sono fuggiti. Uno l'ho rincorso ma non sono riuscito a prenderlo". Sulla rapina sono in corso indagini dei carabinieri.
Andrea Aghini, adesso 60enne, è una celebrità locale ed è facile individuarlo tra le colline da Livorno a Pisa dove vive e dove lo conoscono tutti. Negli ambienti motoristici ha fama internazionale ed è considerato uno dei più acclamati e spettacolari asfaltisti anche se andava forte anche sullo sterrato.
Nella sua carriera agonistica è stato pilota ufficiale di Peugeot, Lancia, Mitsubishi, Toyota, Subaru, ha vinto due campionati italiani con la Toyota nel 1998 e 1999, ma prima, con direttore sportivo Cesare Fiorio, vinse il Sanremo del 1992 quando la gara mondiale arrivava in Toscana e Umbria. Nel suo palmares tante vittorie assolute. Quattro al solo Rally di Madeira gara top dell'Europeo dove lui e il suo navigatore Sauro Farnocchia scamparono alla morte in una uscita di strada dove i pali di una staccionata 'infilzarono' la loro Delta. Col suo pilotaggio istintivo ma concreto innovò la scuola italiana dopo i fasti di Sandro Munari, Attilio Bettega, Massimo Biasion, il due volte campione del mondo dal quale ricevette il testimone tricolore.
In carriera ebbe incidenti gravi - anche col decesso del copilota Loris Roggia al Rally del Salento del 2003 e di una spettatrice al Rally del Ciocco del 2008 - ma mai con conseguenze fisiche pesanti e dirette sulla sua persona.