Fondata nel 1949, l’UNRWA ha un mandato umanitario e di sviluppo che consiste nel fornire assistenza e protezione ai profughi palestinesi in attesa di una soluzione giusta e duratura alla loro situazione. L’agenzia opera nella Striscia di Gaza, in Cisgiordania (compresa Gerusalemme Est), in Giordania, in Libano e in Siria. È separata dall'UNHCR, l'agenzia dell'ONU per i rifugiati, che è l'unica altra agenzia delle Nazioni Unite dedita ad aiutare i rifugiati e si occupa di tutti gli altri rifugiati nel mondo.
La missione -
Dalla sua fondazione, l'agenzia gestisce anche i campi profughi, istituiti a partire dalla guerra che Israele combatté nel 1948 con diversi Paesi arabi, quando 700mila palestinesi furono costretti a lasciare le proprie abitazioni – l’esodo che i palestinesi chiamano “nakba”. Insediamenti nati in maniera provvisoria che sono diventati permanenti. La missione dell’UNRWA è quella di fornire assistenza ai profughi palestinesi in Medio Oriente fino a quando la questione della Palestina non sarà risolta. L’UNRWA impiega nella regione quasi 29.000 persone, che sono prevalentemente profughe e profughi palestinesi. Con un budget di oltre un miliardo di dollari all'anno, l'Unrwa è finanziata quasi interamente dalle donazioni volontarie degli Stati membri dell'Onu, con gli Usa e l'Unione europea che forniscono la maggior parte delle sovvenzioni.
Le sovvenzioni sospese -
Nelle ultime ore, alcuni di questi paesi come l'Australia, l'Italia e il Canada, hanno deciso di sospendere i finanziamenti dopo le polemiche che vedrebbero circa dodici dipendenti dell'agenzia coinvolti nell'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre. L'Unrwa opera in Giordania, Libano, Siria, Cisgiordania e nella Striscia di Gaza garantendo assistenza sanitaria, cibo, posti di lavoro, prestiti di emergenza, assistenza abitativa e istruzione.
Il personale -
La maggior parte del personale dell'Unrwa sul campo è palestinese. All'inizio del 2022 i rifugiati palestinesi registrati dall'ente dell'Onu erano 5,9 milioni (2,4 milioni in Giordania, 1,6 milioni a Gaza, 901.000 in Cisgiordania, 580.000 in Siria e 487.000 in Libano). Israele accusa da lungo tempo l'Unrwa di perpetuare il problema dei rifugiati palestinesi anziché risolverlo. Come? Estendendo lo status di rifugiato a milioni di discendenti di palestinesi che hanno lasciato le loro case nel 1948 invece di limitarlo solo ai rifugiati originari, come di regola per i rifugiati in tutto il mondo. Non solo, Israele e altre organizzazioni umanitarie sostengono che il materiale scolastico dell'Unrwa glorifichi il terrorismo e l'odio contro gli ebrei. Dallo scoppio della guerra a Gaza, quasi 630.000 persone hanno trovato rifugio in 150 edifici gestiti dall'ente, in migliaia vengono assistiti nelle sue cliniche.
"Governo parallelo" -
Il capo dell'ufficio legale dell'Unrwa Hector Sharp ha sintetizzato qualche settimana fa l'importanza e la funzione dell'agenzia: "Essenzialmente, negli ultimi decenni abbiamo gestito un governo parallelo a Gaza", ha dichiarato dopo il massacro di Hamas del 7 ottobre e la guerra che ne è seguita. "Avevamo un dipartimento per l'istruzione, un dipartimento per l'assistenza sanitaria. Stavamo costruendo altre scuole, cliniche. Avevamo progetti per costruire strade e parchi giochi". Da quando è esplosa la guerra, quasi 630.000 persone hanno trovato rifugio in 150 edifici gestiti dall’ente.