I capodogli sono divisi in clan che comunicano tra di loro tramite lingue differenti. La scoperta si deve a una ricerca effettuata con l’aiuto di microfoni subacquei e di droni, che hanno seguito i movimenti dei branchi di questi cetacei.
Ogni branco può contenere fino a 20mila esemplari che emettono suoni simili a un dialetto particolare, ciascuno differente da quelli utilizzati dagli altri clan.
La società è di stampo matriarcale, con gli esemplari maschi che si avvicinano al gruppo solo per la riproduzione.
© Pexels
Lo studio è il risultato delle ricerche della Dalhousie University, facoltà canadese con sede ad Halifax. La pubblicazione sulla rivista Royal Society Open Science descrive come ogni clan si distingue per la vocalizzazione dei suoni emessi.
Così si organizzano gli spostamenti nell’Oceano Pacifico per la caccia o per sfuggire a eventuali pericoli. Questi cetacei, decimati in passato dai pescatori per l’utilizzo dell’olio, oggi sono a rischio a causa della plastica che galleggia sulla superficie del mare, senza contare le microplastiche che si trovano in profondità.