I Maniaci d'Amore (Premio ANCT 2018) tornano all’Elfo Puccini di Milano per presentare una personale dei loro spettacoli più amati, dal 30 gennaio al 4 febbraio. Si parte con "Il nostro amore schifo", il piccolo cult che ha segnato il loro esordio e che è in tournée da 13 anni. Si prosegue con "Petronia (Il desiderio segreto dei fossili)", Premio I teatri del Sacro 2017, fino al loro ultimo lavoro "La fabbrica degli stronzi", in collaborazione con la compagnia Kronoteatro.
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Il nostro amore schifo -
Spettacolo rivelazione della compagnia, giunto a più di 140 repliche, "Il nostro amore schifo è un'indagine dissacrante sul sentimento intricato della gioventù, sezionato e fatto a pezzi da due figli del nostro tempo, tanto ingenui quanto spietati. Una storia di non-amore durata decenni e condensata nel giro di un'ora, tra picchi di sublimi e cadute umilianti, che compongono una guida illustrata della prima esperienza sentimentale, lascia come rito di passaggio obbligato prima di consacrarsi alla tiepidezza e alla stabilità dell'età adulta. Sarà in scena il 30 e 31 gennaio.
Petronia, Il desiderio segreto dei fossili -
Benvenuti a Petronia, il paese di pietra, dove nulla accade. Qui vivono due sorelle, Pania e Amita, che consumano i loro vuoti e infelici giorni seguendo una eterna serie tv, che dura da secoli. Questa è l'unica occupazione concessa loro. La trama avvincente che osservano sul piccolo schermo è dunque l’unico esempio di una vita diversa, avventurosa. Sarà un cortocircuito tra la realtà desolata della loro esistenza e l’eccesso di azione della finzione televisiva a sconvolgere gli equilibri del paese. Il silenzio e il tumulto, la pietra e l’acqua, il pieno e il vuoto, il maschile e il femminile: attorno a questi estremi si muove uno spettacolo dalla drammaturgia spiazzante, divertente e amara che gioca sui concetti di finzione e realtà, interrogandosi sull’immaginazione e il desiderio come uniche forze capaci di rivoluzionare le nostre vite. Sarà in scena l'1 e 2 febbraio.
La fabbrica degli stronzi -
Chiude la personale di Maniaci d’Amore lo spettacolo creato con Kronoteatro e già presentato lo scorso anno all’Elfo Puccini. L’incontro tra le due compagnie ci porta in un mondo isterico, meschino, abitato solo da vittime. Siamo attorno alla salma di una donna. I tre figli devono lavarla, truccarla e vestirla prima del funerale. Intanto ripercorrono piccoli episodi della vita famigliare. Si tratta di eventi insignificanti raccontati però come terribili abusi, angherie insostenibili. Per Fra, Lucy e Tom la colpa di ogni sofferenza, frustrazione e sventura è sempre attribuire all'esterno: la crudeltà dell’altro sesso, la ferocia dei bulli, il duro mondo del lavoro. Ma soprattutto, lei: la madre. Lo spettacolo esplora, con livido umorismo e qualche baluginio di tenerezza, il paradigma vittimario così radicato oggi nel nostro modo di abitare il mondo. Lo stile sospeso, surreale, dei Maniaci d'Amore si sposa così, con quello abrasivo, amaro, di Kronoteatro, in un lavoro che esplora il gusto tutto contemporaneo di riconoscersi non in chi agisce ma in chi subisce, la gara popolare a chi sente di bruciare di più nell’inferno che sono gli altri. In scena il 3 e 4 febbraio.