Ospedale Careggi, terminata l'ispezione sui farmaci per minorenni con disforia di genere
Gli ispettori hanno richiesto alla struttura di Firenze le cartelle cliniche dei pazienti pediatrici a campione. La relazione è attesa entro due settimane. A segnalare "qualche leggerezza" Maurizio Gasparri
È terminato l'audit degli ispettori ed esperti del ministero della Salute all'ospedale Careggi di Firenze per verificare il percorso relativo al trattamento della disforia di genere nei bambini. Lo afferma all'Ansa il capo della segreteria tecnica del ministero della Salute, Mara Campitiello. Gli ispettori hanno richiesto le cartelle cliniche dei pazienti pediatrici a campione. L'obiettivo, conclude Campitiello, è appunto verificare il percorso adottato anche in relazione all'uso del farmaco triptorelina. La relazione degli ispettori al ministro è attesa entro due settimane.
L'ispezione - L’ispezione, iniziata lunedì 23 gennaio, è arrivata a seguito di un’interrogazione parlamentare presentata il 18 dicembre dal capogruppo di Forza Italia al Senato Maurizio Gasparri. Nel testo dell’interrogazione Gasparri scrive di aver avuto notizia che all’ospedale Careggi di Firenze la triptorelina venga somministrata senza rispettare le procedure individuate dall’Agenzia italiana del farmaco (AIFA), "con troppa leggerezza". Dopo questa segnalazione Il ministro della Salute Orazio Schillaci ha mandato gli ispettori nella struttura proprio per verificare i "percorsi relativi al trattamento dei bambini con disforia di genere e all’uso del farmaco triptorelina".
Che cos'è la triptorelina - E' un farmaco bloccante di alcuni aspetti dello sviluppo puberale utilizzato per accompagnare le esperienze di varianza di genere durante l’infanzia e l’adolescenza. In pratica viene usato per accompagnare chi non si sente a suo agio nel genere assegnato socialmente alla nascita sulla base degli organi genitali, oppure non si conforma con le regole sociali che quell’assegnazione implica.