il premier al question time alla camera

Meloni contro Schlein e Conte: "Loro creano i problemi all'Italia e poi chiedono a noi le soluzioni"

Un caldissimo botta e risposta al question time alla Camera. Il leader del M5s: "Presidente come Re Mida al contrario, tocca e distrugge". Il segretario Pd: "Più che governare scarica responsabilità"

Il premier Giorgia Meloni è intervenuto nel corso del question time alla Camera per rispondere a una interrogazione del Pd sulle iniziative volte ad abolire il tetto di spesa per l'assunzione del personale sanitario. Ma è stato un momento di aspro confronto tra governo e opposizione. Giuseppe Conte, leader del M5s, ha attaccato il presidente del consiglio: "Sa lei cos'e'? Un Re Mida al contrario, lui tutto quello che toccava trasformava in oro. Lei quello che tocca distrugge. Faccia anche meno". Non da meno è stata la leader del Pd, Elly Schlein: "Signora presidente, mi spieghi una cosa: lei è andata al governo per risolvere i problemi degli italiani o per scaricare le responsabilità su altri?". Attacchi che hanno ovviamente innescato la replica della Meloni: "Le dirò collega Schlein che considero un'implicita attestazione di stima il fatto che oggi chiediate a noi di risolvere tutti i problemi che voi non avete risolto nei dieci anni che siete stati al governo".

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E' scontro nel corso del question time alla Camera tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ed il leader M5s Giuseppe Conte. A scatenare l'aspro botta e risposta è l'interrogazione del Movimento Cinque Stelle sulle nuove regole del patto di stabilità. "Quando ti presenti al tavolo delle trattative con un deficit al 5,3% causato soprattutto dalla ristrutturazione gratuita delle seconde e terze case e chiedi maggiore flessibilità è possibile che qualcuno ti guardi con diffidenza - attacca il premier -. E se noi, nonostante l'eredità pessima abbiamo portato a casa un buon compromesso è perché in un anno abbiamo mostrato che la stagione dei soldi gettati al vento per pagare le campagne elettorali è finita".

Meloni: governi ultimi tre anni hanno aumentato debito di 250 miliardi -

 I numeri del nuovo patto di stabilità europeo "sono sostenibili? Io penso per un governo serio sì. Più difficile sarebbe sostenerli per chi in meno di tre anni di governo ha aumentato il debito pubblico di 250 miliardi. Quelle approvate sono le regole che avremmo scritto? No. È l'intesa migliore possibile a condizioni date? Sì". Per Meloni "il nuovo Patto di Stabilita supera le regole irrealistiche del precedente, ed è merito dell'Italia essere riuscita a impedire il ritorno alla austerità cieca che alcuni auspicavano in questa trattativa. Il nuovo Patto - ha spiegato - prevede una fase transitoria e una fase a regime: a regime, in materia di debito il vecchio Patto prevedeva per i Paesi con debito superiore al 60% del Pil il rientro di un ventunesimo l'anno, per l'Italia una riduzione di almeno il 4% annuo, mentre le nuove regole prevedono per chi ha un debito superiore al 90% una riduzione media dell'1% annuo.

"Ho ereditato il disastro del governo Conte" -

 "In materia di deficit, mi spiego il disastro ereditato da Conte in materia di bilancio, perché chi è stato a capo del governo dovrebbe sapere che per uno Stato membro con un debito come il nostro secondo i meccanismi del vecchio patto l'obiettivo non era un deficit del 3% ma un avanzo dello 0,25%, quindi con le nuove regole si passa da un avanzo richiesto dello 0,25% ad un deficit possibile dell'1,5% con una differenza tra vecchio e nuovo patto che libera circa 35 miliardi di euro che potranno essere utilizzati per sanità, redditi, pensioni, o magari con qualcun altro al governo - attacca ancora - per un altro anno di superbonus così magari questa volta ristrutturiamo le magioni con la piscina". 

Conte a Meloni: "E' Re Mida al contrario, distrugge tutto" -

 "Presidente Meloni ma lei cosa è? Un re Mida al contrario. Lui trasformava in oro tutto ciò che toccava, lei tutto cio che tocca lo distrugge, faccia anche meno". Lo ha detto il leader di M5s Giuseppe Conte nella replica alla premier Meloni, dopo che questa aveva risposto all'interrogazione del Movimento sul patto di stabilità e superbonus. "Non siamo soddisfatti, lei ha illuso gli italiani dicendo che a Bruxelles avrebbe fatto tremare l'Europa e qui a tremare è l'Italia. Lei è tornata, nonostante voglia rigirare le carte in tavola, con un 'pacco di instabilità' che prevede il taglio di 12 miliardi di euro l'anno che si scaricherà sulla testa degli italiani". Così Conte, in sede di replica all'interrogazione, nell'aula della Camera, rivolta alla premier Giorgia Meloni sulle iniziative per modificare l'accordo sulla riforma del patto di stabilità. "Cosa ha fatto a Bruxelles in 16 mesi? Non ci ha mai detto quale era la sua proposta. Le battaglie - ha detto Conte - si possono anche perdere, lei con la vis comunicativa le vuole ribaltare, si possono anche perdere ma perderle senza combattere significa perderle con disonore".

Schlein e Meloni, battaglia sulla Sanità -

 Botta e risposta anche tra il presidente del consiglio e il segretario del Pd. "Come ricorda la collega Schlein il tetto alla spesa del personale sanitario fu introdotto nel 2009: ha portato al crescente ricorso ai contratti a termine e al devastante fenomeno dei medici gettonisti. Facciamo i conti con una situazione stratificata in 14 anni. Non chiederò perché non lo avete risolto voi questo problema. Le dirò che è un'implicita attestazione di stima che chiedete a noi di risolvere i problemi che non avete risolto in dieci anni al governo: grazie per fidarvi di noi e del nostro governo", ha detto Giorgia Meloni alla Camera rispondendo a una domanda della leader del Pd
sulle liste d'attesa nella sanità. "Presidente Meloni ma voi siete al governo per risolvere problemi o per continuare a fare opposizione? Perché io ero stata più delicata. Nel 2009 è stato introdotto il tetto di spesa alla sanità e sa chi era ministro nel 2009? Lei". Così la segretaria Pd Elly Schlein intervenendo nell'aula della Camera dopo il question time di Giorgia Meloni.

Meloni: azzereremo odioso fenomeno dei medici gettonisti -

 "Quello dei medici gettonisti e' un problema di cui questo governo si è occupato dall'inizio del suo insediamento. È ovviamente un fenomeno odioso sul quale siamo intervenuti" e "puntiamo progressivamente ad azzerare questo problema, riconoscendo maggiore indennità, prestazioni aggiuntive, benefici pensionistici ai lavoratori del comparto e a chi lavora nel pronto soccorso". Ha detto Giorgia Meloni rispondendo all'interrogazione del Pd sulle iniziative volte ad abolire il tetto di spesa per l'assunzione del personale sanitario, nell'ottica della salvaguardia dei principi di universalità, eguaglianza ed equità del Sistema sanitario nazionale. "Non ci siamo tirati indietro sulla carenza di personale e sulla necessità di aumentare gli organici nelle strutture sanitarie. Problemi anche questi che non nascono oggi. Ci stiamo occupando e ci occuperemo anche di questa eredità pesante, compreso il superamento del tetto di spesa, è un obiettivo che abbiamo e che contiamo di raggiungere quanto prima compatibilmente con gli impegni di finanza pubblica perché per noi assicurare il diritto alla salute dei cittadini è una priorità assoluta".

Schlein a Meloni: basta scaricare i problemi sugli altri -

 Giorgia Meloni dovrebbe governare anzichè "scaricare i problemi sugli altri". Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein al question time. "Ormai - ricorda la leader Pd - ci sono persone costrette a sperare che propria malattia corra meno delle liste di attesa che si allungano, questa è la situazione". "I reparti si stanno svuotando, nei pronto soccorso la situazione è insostenibile, il personale è stremato. Come pensate presidente di abbattere le liste di attesa chiedendo loro di lavorare ancora di più? L'unico modo è sbloccare i tetti alle assunzioni, una norma obsoleta del 2004. Le chiedo quindi se il governo intenda finalmente togliere il blocco alle assunzioni e mettere le risorse per piano straordinario". E, ha proseguito, "non mi risponda come fa sempre 'potevate farlo voi'… Non solo perché io non ero al governo, ma perché ormai lei è al governo da 16 mesi e l'Italia aspetta risposte ora". Quindi, in replica, Schlein si è detta "insoddisfatta" delle risposte della premier: "Lei è andata al governo per risolvere i problemi o per continuare a fare opposizione scaricandoli sugli altri?".