Dior omaggia l’arte del balletto per la collezione maschile per il prossimo inverno. A Parigi è andato in scena un atto d’amore da parte del direttore creativo per l’uomo Kim Jones nei confronti di Rudolf Nureyev, tra i più grandi ballerini classici di tutti i tempi. Il prêt-à-porter sposa la teatralità della haute couture: il risultato è la quintessenza dell’eccellenza, dai confini di genere sempre più labili.
È così che la collezione Dior per l’inverno 2024-205 dedicata all’uomo segna la convergenza tra funzionale e poetico, tra utilità e grazia. Sono look permeati di eleganza, nati dalla reinterpretazione degli archivi della maison. La sartoria si reinventa con nuovi volumi, spacchi, pieghe e scollature.
A ricordare lo stile di Nureyev sono le tute, gli shorts in lana con zip, le maglie a coste aderenti, le fasce per capelli, i collant, le scarpe modello ballerina. Un’occasione, per Kim Jones, per ricordare anche un affetto a lui carissimo: suo zio Colin, amico del danzatore russo che scelse Parigi tra le sue città di residenza, diresse il Balletto dell’Opéra e fu partner dell’étoile Margot Fonteyn, amica a sua volta di Monsieur Christian Dior.