Claudio Baglioni, dopo aver tagliato il traguardo di 60 anni di carriera, ha annunciato che terminerà la sua attività entro il 2026. "Mi ricordo ciò che diceva mio padre: dal ring si scende quando si è vincenti. Chiamo il mio giro d'onore, vorrei cantare e suonare per mille giorni ancora e concedermi quello che fanno gli sportivi - ha detto il cantautore romano che compierà 73 anni a maggio, in conferenza stampa -. Terminerò la mia attività entro il 2026, facendo una serie di progetti e mettendoli in atto, ma saranno tutti ultimi giri".
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Claudio Baglioni arriva a Milano per i cinque concerti al Forum del suo spettacolo "aTUTTOCUORE", iniziato nelle arena all'aperto e ora approdato ai Palasport, e decide di dare l'annuncio che nessuno (o quasi) si aspettava. Inizia da qui dunque quello che lui definisce "non un conto alla rovescia ma un canto alla rovescia" e che lo porterà al 2026. Se Baglioni è arrivato ora a questa decisione è per una serie di fattori. Intanto la sensazione di aver raggiunto l'apice con questo spettacolo. "Questo è lo spettacolo migliore che abbia mai portato in giro.Mi sembra di essere arrivato al limite delle mie possibilità. Questo tour è il massimo di quello che posso esprimere in questo ambito - afferma -. Sullo scrivere potrei continuare, ma una volta chiusi questi mille giorni non credo farò più canzoni, magari qualcosa altro. Non rinnego certo la forma canzone ma è anche una materia difficilissima. Le grandissime canzoni in realtà non sono nemmeno poi tante". Difficile inoltre pensare che vada a ripescare musica rimasta indietro in questi anni. "Pezzi nel cassetto? Più che altro ho tantissimi appunti, brani incompiuti, che non ho nemmeno il coraggio di andare a riascoltare" spiega.
Dire basta prima di diventare una macchietta -
Ma c'è anche la consapevolezza che il tempo è un compagno di strada che può essere impietoso è il cantautore vuole evitare certe "cadute". "Non pretendo che questo venga considerato un lavoro usurante. E comunque la paga è molto gratificante, quello che ho fatto è sempre meglio che lavorare - scherza lui -. Io temo la delusione. Non voglio arrivare al momento in cui si diventa macchiette, in cui si deve lavorare sulle foto in maniera eccessiva per mantenere una parvenza di magia".
I progetti dei mille giorni -
Ma cosa riserveranno questi mille giorni? Intanto arriverà sicuramente un nuovo album, uno dei progetti a cui Claudio allude per riempire questo spazio con il traguardo segnato. Per il resto occorrerà attendere, "Di progetti ce ne sono alcuni - spiega rimanendo però nel vago -. "A tutto cuore"andrà avanti ancora. Sto dividendo questo progetti per tipologia. Quest'opera, dI quello che io chiamo, teatro totale, è quella più riuscita. In questo tempo ci saranno quattro o cinque progetti più lunghi e un paio di exploit".
Un artista amatissimo dal pubblico -
In questi sessant'anni di carriera i successi e i primati messi in bacheca non si contano. Così come è difficile quantificare l'amore di un pubblico che lo ha seguito fedelmente. "Mi hanno molto amato? Non so il perché. Non ho fatto sempre bene - dice lui -. Quando ho terminato "La vita adesso", ho detto "che brutto disco ho fatto…". E ci credevo. È diventato il disco più venduto della musica italiana, oltre 4 milioni di copie. Per dire che a volte i motivi del successo sono imponderabili. Per il resto credo sia stato soprattutto un accompagnarsi con varie persone. A tutti questi mi sento dire che poteva andare loro meglio, ma anche molto peggio".
Nessun annuncio via Instagram, la critica ai vip sui social -
"Quando non hai successo pensi che non arriverà mai ma continui a lavorare per quello, quando arrivi pensi che non durerà molto. Quando si spegne la luce c'è sempre la sensazione di non essere più utili a niente - continua Baglioni -.. Gli artisti servono sul palco, sotto non servono a niente". E da questa considerazione l'artista spiega anche la scelta di dare questo annuncio "alla vecchia maniera" e non con una storia Instagram o un post socialì. "Il disastro dei social secondo me è che dovevano servire ai cosiddetti 'personaggi comuni' per avere un momento di visibilità e invece sono stati invasi da personaggi già noti che hanno messo in piazza anche tutto ciò che toglie la magia".
Ma ora che ha fatto il grande annuncio come si sente? "Già stasera salirò sul palco con un altro tipo di emozione, anche un po’ più solenne - ammette -. Ma mi sento più libero da questo peso che avevo sul dirlo, come, quando…".
Le date del tour "aTUTTOCUORE"
Dopo il debutto nelle arene indoor del 18 gennaio alla Vitrifrigo Arena di PESARO, si prosegue con gli appuntamenti al Forum di MILANO (20, 21 e 22 gennaio e 5 e 6 febbraio), all’InAlpi Arena di TORINO (25, 26 e 27 gennaio), all’Arena Spettacoli Fiera di PADOVA (29 e 30 gennaio), all’Unipol Arena di BOLOGNA (2 e 3 febbraio), al Nelson Mandela Forum di FIRENZE (8, 9 e 10 febbraio), al Pala Sele di EBOLI (13, 14 e 15 febbraio), al Modigliani Forum di LIVORNO (17 febbraio) e al Palazzo dello Sport di ROMA (22, 23, 24, 25 e 26 febbraio – NUOVA DATA).
Sony acquisisce tutto il catalogo di Claudio Baglioni -
Il Presidente e CEO Sony Music Entertainment Andrea Rosi, ha annunciato la firma dell’accordo di acquisto del catalogo di Baglioni, in precedenza in licenza. "È per noi motivo di grande orgoglio e di grande responsabilità gestire e promuovere oggi e in futuro l'intera discografia di Claudio Baglioni, uno degli artisti più importanti per la musica e la cultura italiana degli ultimi 60 anni - detto Rosi -. Siamo onorati di poterlo fare e metteremo il massimo impegno per dare il giusto risalto e importanza alla sua musica per tutti coloro che lo conoscono e lo amano e soprattutto per le nuove generazioni". Si tratta del repertorio pubblicato dall’artista dal 2004. In questo modo si chiude un cerchio dato che, grazie a questo agreement, la major diventa proprietaria dell’intera discografia di Baglioni.