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Matteo Messina Denaro, gli audio: "Conosco Cosa Nostra dai giornali, c'entro con il sequestro di Di Matteo ma non con l'omicidio"

A "Quarto Grado" una parte di un interrogatorio in carcere con il boss mafioso: "In questi anni, mi sono dedicato soltanto a non farmi prendere"

"Non faccio parte di nessuna associazione, quello che so di Cosa Nostra lo so tramite i giornali". A circa un anno dalla sua cattura e a quattro mesi dalla morte, "Quarto Grado" manda in onda in esclusiva una parte di uno degli interrogatori dal carcere di Matteo Messina Denaro, facendo ascoltare la sua voce. Sicuro e fiero, il boss mafioso nega categoricamente sia di aver mai trafficato droga ("Ero già ricco di mio, non avevo bisogno di fare queste porcherie") sia di aver sciolto il piccolo Giuseppe Di Matteo nell'acido.

"Io c'entravo semmai nel sequestro, non nell'omicidio. Lo volevo chiarire, per un fatto di coscienza", spiega parlando ancora di Di Matteo, aggiungendo che per sua natura la finalità di un sequestro di persona non è mai la morte, "altrimenti non avrebbe senso".

"In questi anni, mi sono dedicato soltanto a non farmi prendere e a proteggere la mia libertà, perché era un mio diritto restare libero", continua Messina Denaro, rivelando di essersi trasferito all'estero - senza specificare dove - e di essere tornato di tanto in tanto, per far visita ai familiari.

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