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Risata: un atto sociale che ci rende più felici e anche più sani 

Si ride perché ci divertiamo o quando ci sentiamo felici, ma soprattutto per comunicare con i nostri simili

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La risata è uno dei comportamenti innati tipici della specie umana, anche se condividiamo questa capacità con alcune specie di primati. Il sorriso è uno dei primi atti con cui il neonato, già a poche settimane di vita, reagisce istintivamente al volto umano: è una manifestazione emotiva che accomuna tutti i popoli della terra, indipendentemente dalle differenze linguistiche e culturali, anche se popoli diversi ridono di cose differenti. Tutto questo accade perché la risata è innanzi tutto un modo per comunicare con gli altri e presuppone la fiducia reciproca, tanto è vero che quando si è in compagnia si ride anche trenta volte di più rispetto a quando si è soli. 

CHE COS’È LA RISATA  La risata è la risposta emotiva a un’ esperienza comica o a una intensa sensazione di allegria, piacere o divertimento. A volte può anche costituire la reazione paradossale a emozioni di segno opposto, come paura o rabbia: in questo caso nel linguaggio comune, parliamo di "risata nervosa" o "isterica". Il riso può essere indotto anche da cause fisiche, indipendenti da qualunque contesto emotivo, ad esempio per effetto del solletico o per inalazione di “gas esilarante” (ossido di diazoto). Alcuni studi hanno osservato che i bambini ridono molto più degli adulti: fino a 300 volte al giorno, mentre con il crescere dell’età, si scende anche a sole 30 risate giornaliere. I piccoli, inoltre, imparano a ridere molto prima che a parlare, e sanno ridere anche se sono privi della vista o dell’udito. 

COME NASCE LA RISATA  Nel cervello, il riso è collegato all'attivazione della corteccia prefrontale ventromediale, nella quale sono prodotte le endorfine, ma sono coinvolte anche alcune aree del sistema limbico, che presiede all’elaborazione e all'espressione delle emozioni, in particolare l'ippocampo e l'amigdala. Nonostante numerosi studi, ancora non è chiaro come si formi la risata: si sa che entra in gioco un meccanismo che coinvolge la respirazione, dato che il riso comporta una particolare forma di vocalizzazione. 


PERCHÉ RIDIAMO  Secondo i biologi evoluzionisti David Sloan Wilson e Matthew Gervais dell'Università dello Stato di New York, esistono due diversi tipi di risate: la prima è quella spontanea, tipica delle situazioni di gioco e di assenza di pericolo, simile alle vocalizzazioni degli animali, chiamata anche "risata di Duchenne" dal nome del neurologo ottocentesco che la descrisse per primo. L'altra, invece, sarebbe nata circa 2 milioni di anni fa, con il progredire dell'evoluzione umana, come gesto sociale in grado di comunicare amicizia e appartenenza. Dagli studi dedicati alla risata è emerso, a sorpresa, che spesso non si ride in presenza di un contesto buffo, come una barzelletta, ma per effetto di frasi banali. In ogni caso, il carattere sociale della risata è confermato dal fatto che, fin dalla prima infanzia, si ride molto di più quando ci si trova in compagnia rispetto a quando siamo soli. Il riso è un segnale sociale così potente che a volte, anche se non cogliamo il motivo per cui un gruppo di persone intorno a noi sta ridendo, non riusciamo a fare a meno di ridere a nostra volta. Lo stesso succede quando guardiamo il video di una persona che non riesce a smettere di ridere: in pochi istanti, neppure noi riusciremo a restare seri.

PERCHÉ RIDERE FA BENE   Ridere di cuore, in modo spontaneo, fa bene alla salute dell’intero organismo. Numerosi studi hanno dimostrato che la risata ha effetti benefici su svariati aspetti della biochimica che regola l’organismo umano. Sappiamo che il riso “nasce” nell’area del cervello che produce le endorfine, i neurotrasmettitori del benessere, capaci di contrastare l’azione degli ormoni dello stress (cortisolo e adrenalina) e persino di abbassare i livelli di percezione del dolore fisico.  La risata inoltre stimola il sistema immunitario perché aumenta il numero di cellule produttrici di anticorpi e migliora l'efficacia delle cellule T, i nostri “guerrieri” con le malattie. I ricercatori del Centro Medico dell'Università del Maryland hanno poi scoperto un legame tra la risata e il buon funzionamento dei vasi sanguigni: ridere provocherebbe la dilatazione del rivestimento interno dei vasi, il tessuto endoteliale, aumentando il flusso sanguigno.


COME SI IMPARA A RIDERE DI PIÙ   Dato che la risata porta a tanti benefici, non ci resta che ridere di più. Già, ma come si fa? Oltre a cercare di creare nelle nostre giornate situazioni divertenti e frequentare persone piacevoli e spiritose, possiamo accostarci allo Yoga della risata. Questa disciplina parte dal presupposto che una risata indotta e protratta per almeno dieci minuti porti gli stessi benefici di quella spontanea: anzi, una volta acquisita un po’ di pratica, non riusciremo più a distinguerle una dall’altra. Lo Yoga della Risata associa la tecnica di respirazione profonda propria dello yoga a esercizi di risate: ci si può esercitare da soli, ma il massimo potenziale terapeutico si manifesta in gruppo. Possiamo cominciare producendo una risatina timida, superando il senso di sconcerto che può scaturire dal suono della nostra voce, aumentando pian piano l'intensità fino a ridere a bocca aperta, rilassando la zona della gola e sostenendo il riso con tutto il diaframma, di pancia, per ottenere il massimo dei benefici dalle nostre risate.
 

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