"PROBLEMI SUPERIORI AI BENEFICI"

Bologna, Mit boccia il limite a 30 km/h: "Scelta non ragionevole" | Lepore: "Molte fake news, anche da Salvini"

Secondo il ministero, "i problemi per i cittadini rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale". Salvini: "No a multe per sentire gli uccellini"

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha bocciato il limite di 30 km/h entrato in vigore in tutta la città di Bologna. "Non appare una scelta ragionevole perché i problemi per i cittadini (in particolare per i lavoratori) rischiano di essere superiori ai benefici per la sicurezza stradale", si legge nella nota del Mit. 

© Tgcom24

Il dicastero di Porta Pia è "pronto ad avviare un confronto immediato con l'amministrazione bolognese per verificare soluzioni alternative e prevenire forzature e fughe in avanti che poi rischiano di essere smentite anche dai giudici, come già successo a Milano a proposito dell'obbligo per i mezzi pesanti dei dispositivi per l'angolo cieco".

Salvini: "In città a 30 km/h? No a multe per sentire gli uccellini" -

 "Nel dispositivo del Comune di Bologna ho letto che grazie alla riduzione di 20 chilometri orari del limite massimo, si sentirà meglio il canto degli uccellini. Penso che il diritto al canto degli uccellini e all'udibilità del loro canto debba essere contemperato con il diritto al lavoro di centinaia di migliaia di persone perché multare chi va a 36 chilometri allora non vuol dire tutela dell'ambiente", ha detto Matteo Salvini, vicepremier e ministro dei Trasporti, durante l'inaugurazione del collegamento tra Torino e l'aeroporto.

Lepore: "Fake news diffuse anche da Salvini" -

 Sul limite di 30 km l'ora a Bologna "ci sono tante fake news" che circolano soprattutto sui social e "che purtroppo, come ho visto, sono state anche rilanciate dal ministro Salvini". Così il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha replicato alle critiche del Mit. "Questo mi dispiace perché il nostro compito nelle istituzioni è quello di compiere scelte coraggiose - ha aggiunto - rischiando in prima persona, perché sono qui a metterci la faccia, e non nascondersi. Quello che faccio è dire la verità senza ipocrisie e non diffondere fake news per strumentalizzare a scopi politici il mio lavoro".