VERTICE A PALAZZO CHIGI

Intelligenza artificiale, Meloni-Gates: il cambiamento va governato

Il presidente del Consiglio ha ricevuto il fondatore di Microsoft a Palazzo Chigi

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Giorgia Meloni ha ricevuto a Palazzo Chigi Bill Gates per confrontarsi con lui sull'Intelligenza artificiale. Il premier e il fondatore di Microsoft (che è la società che vale più al mondo) hanno affrontato il tema discutendo delle opportunità e dei rischi dell'IA e della necessità di "governare i cambiamenti futuri, evitando così di subirli". E' quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi, che sottolinea anche la presenza di padre Paolo Benanti, presidente della commissione sull'Intelligenza artificiale per l'informazione.

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Il colloquio ha permesso anche di ribadire la centralità dell'Africa per la presidenza italiana G7, alla vigilia del Vertice Italia-Africa previsto il 28-29 gennaio.

Il premier da mesi sottolinea l'esigenza di una disciplina globale dei sistemi informatici in grado di simulare il pensiero umano. Il magnate vede nel 2024 un "punto si svolta", dall'osservatorio privilegiato di fondatore di Microsoft, il colosso che ha investito 13 miliardi di dollari in OpenAI, a cui fa capo la popolare ChatGPT.

Dopo Palazzo Chigi, c'è anche l'incontro al Quirinale con Sergio Mattarella nel programma della due giorni a Roma di Gates, in arrivo dal Forum economico mondiale di Davos, dove si è imposta la discussione sul potenziale impatto dell'IA sulle elezioni che nel 2024 a livello globale coinvolgeranno 4 miliardi di persone. OpenAI ha annunciato che non consentirà di usare la sua tecnologia per generare testi e immagini per campagne elettorali. Il timore di operazioni di disinformazioni di massa è diffuso, al pari di quello dell'impatto dell'intelligenza artificiale sul lavoro.

Meloni ha sottolineato quest'ultimo pericolo in varie occasioni nel lungo ciclo di incontri cominciato con il suo discorso all'Onu, poi proseguito al G20, al vertice internazionale di Londra organizzato da Rishi Sunak e nel confronto con Elon Musk, ospite speciale di Atreju, la kermesse di FdI. Per il premier, come ha spiegato più volte, servono "meccanismi di governance multilaterali per garantire barriere etiche all'intelligenza artificiale", che rappresenta "la più grande sfida intellettuale, pratica e antropologica di quest'epoca", con rischi che vanno dalla vita privata alla produzione di armi. Concetti la cui sostanza sarebbe stata ribadita al filantropo americano nell'incontro a cui ha preso parte anche padre Paolo Benanti, nuovo presidente della commissione AI per il Dipartimento informazione ed editoria. "Bill Gates, da tecnologo, ha soprattutto sottolineato i grandi vantaggi di ottimizzazione di alcuni processi che possono arrivare" dall'Intelligenza artificiale, e "per quanto riguarda i rischi, lui dice che e' piu' importante che sia nelle mani giuste. Approcci differenti", ha spiegato il teologo francescano, lasciando Palazzo Chigi in saio e zaino in spalla: "La cosa interessante è che si aprono spazi di dialogo".

Un dialogo esteso anche alle priorità sanitarie globali, alle tecnologie verdi innovative e alla centralità dell'Africa per la presidenza italiana del G7. Si annuncia approfondito anche il confronto fra Gates e il presidente della Repubblica. Mattarella negli ultimi mesi ha più volte toccato il tema dell'Intelligenza artificiale. Sottolineando l'attenzione agli effetti sui posti di lavoro ha auspicato che "le nuove potenti tecnologie siano umanizzate, servano il bene comune e non siano mero strumento di interessi di parte". A fronte dei benefici potenziali, il capo dello Stato ha avvertito sul rischio che queste tecnologie, "se rimanessero nelle mani di pochi, potrebbero innalzare le già alte barriere della diseguaglianza".

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