In una lettera inviata alla Commissione europea, il governo italiano afferma che "entro un termine di quattro mesi" si prevede "di concludere un primo confronto" con gli enti locali "in merito alla determinazione dei criteri per" individuare "la scarsità della risorsa e ai relativi indirizzi di riordino del settore". La lettera è stata inviata nell'ambito della procedura di infrazione sul dossier balneari. Il governo ritiene "essenziale" proseguire il lavoro in "una costante e trasparente interlocuzione con la Commissione" e prevede la possibilità di prorogare le concessioni fino a fine 2025 nel caso di "ragioni oggettive".