Un 53enne di Andria è stato arrestato con le accuse di porto abusivo di arma bianca, maltrattamenti in famiglia e atti persecutori ai danni della moglie, da cui è separato, e della figlia. L'uomo aveva mandato un messaggio, in cui parlava dell'intenzione di uccidere le due donne, a un responsabile di un centro recupero per persone con problemi di dipendenza da alcol, al quale aveva anche detto di trovarsi davanti alla loro abitazione. Il responsabile ha prontamente avvisato i carabinieri che hanno arrestato l'uomo.
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L'arresto in flagranza e la confessione -
L'intervento immediato dei carabinieri, grazie alla segnalazione del responsabile che aveva ricevuto il messaggio, ha permesso l'arresto in flagranza del 53enne, trovato a bordo della sua auto a due passi dalla casa in cui vivono la figlia e l'ex moglie. L'uomo era in possesso di un coltello con una lama lunga 38 centimetri che avrebbe usato per ucciderle, avrebbe confessato ai militari.
La denuncia dei maltrattamenti e delle minacce -
Le due donne hanno sporto denuncia, raccontando che da tempo subivano maltrattamenti, minacce di morte e che erano perseguitate dall'uomo. Quest'ultimo è stato portato in carcere mentre l'arma è stata sequestrata.