LA NOSTRA RECENSIONE

The Last of Us: Parte 2 torna su PlayStation 5 ed è più bello che mai

Con l'edizione Remastered del gioco d'azione di Naughty Dog, Sony inizia il 2024 con una versione ampliata (e ancora più accattivante) di una delle esclusive più ambite del catalogo PlayStation

© Ufficio stampa

Sono trascorsi quattro anni da quando, nel pieno della pandemia, Naughty Dog ha lanciato sul mercato il secondo atto di The Last of Us, uno dei brand più amati del nuovo millennio che, con il sequel del 2020, ha saputo espandere il suo mondo postapocalittico con scelte coraggiose e una storia ancora più matura e brutale. Oggi, quella storia torna in una nuova versione tirata a lucido per l'esordio su PlayStation 5.

L'universo decadente concepito dagli autori di Uncharted ritorna sulla nuova ammiraglia di Sony con l'edizione Remastered, una versione che racchiude tutti i contenuti dell'originale e qualche novità interessante con cui (ri)vivere la storia di Joel ed Ellie sfruttando le maggiori possibilità di coinvolgimento offerte da PlayStation 5.

UN CAMMINO DI VENDETTA -

Il cuore del gioco è rimasto sostanzialmente identico a quello proposto dalla software house californiana al debutto su PS4: si tratta di un gioco d'azione che racconta in che modo gli esseri umani sono sopravvissuti a una terribile epidemia che ha devastato il pianeta, trasformando le persone in famelici non-morti a causa di un virus fungino noto con il nome di Cordyceps. Qui, i giocatori si trovano a vivere il secondo atto di una storia iniziata ai tempi di PlayStation 3, con i protagonisti Joel ed Ellie che hanno rafforzato il loro legame dopo le vicissitudini del primo episodio e si ritrovano in questo sequel a intrecciare il loro cammino con nuovi personaggi e vecchie conoscenze.

Un cammino, quello dei due, che arriverà ben presto a toccare temi maturi, a offrire colpi di scena inattesi, a prendere decisioni probabilmente impopolari ma di certo coraggiose, in un canovaccio che testimonia il grande passo in avanti da parte di Naughty Dog nel raccontare storie in cui le emozioni, le complessità, i controsensi e le paura degli esseri umani sono sempre al primo posto, con tutte le imperfezioni che ne conseguono. Una storia, quella di The Last of Us: Parte 2, che grazie a questa Remastered per PlayStation 5 risplende al meglio non soltanto sfruttando un comparto audiovisivo ulteriormente rifinito rispetto a quello (di per sé già sensazionale) visto su PS4, ma anche per alcuni extra che permettono di assaporare nuove sfumature nelle vicende create da Neil Druckmann e soci.

Già, perché l'edizione rimasterizzata di The Last of Us racchiude una speciale modalità chiamata Livelli perduti, in cui lo studio permette ai giocatori di esplorare alcuni scenari mai visti prima: si tratta di livelli a cui l'azienda aveva lavorato durante lo sviluppo del sequel, ma che per particolari motivi (raccontati dagli stessi sviluppatori durante la sessione di gioco) non hanno trovato spazio nella versione finale. Un contenuto, questo, che non solo consente di capire come nasce un livello, che impatto ha nel contesto di una storia e quali sono le sfide da affrontare per farlo funzionare, ma che assume un valore quasi didattico visti i tanti aneddoti inseriti da Naughty Dog per spiegare a chi impugna DualSense le idee alla base di ciascuno scenario.

A proposito di DualSense, il controller di nuova generazione di PlayStation 5 è uno dei motivi per cui chiunque, anche chi ha vissuto la storia di The Last of Us: Parte 2 su console di scorsa generazione o sfruttando la retrocompatibilità offerta da Sony, dovrebbe provare il gioco d'azione di Naughty Dog: le caratteristiche uniche del dispositivo sono sfruttate al meglio dalla casa californiana per esaltare ogni componente della storia, dalle sequenze di combattimento ai momenti più introspettivi, grazie a un uso sapiente del feedback aptico e dei grilletti adattivi che consente di aumentare a dismisura il coinvolgimento.

Anche il comparto tecnico, dalla resa estetica superiore all'impatto grafico assicurato da una potenza nettamente maggiore dell'hardware di riferimento, contribuisce a rendere più accattivante l'atmosfera di un gioco che aveva già sorpreso, a suo tempo, per la cura nei dettagli, per le animazioni sublimi e per tanti, tanti altri piccoli tasselli. Il fatto che ora sia possibile sfruttare tutte le peculiarità di PlayStation 5, come i caricamenti ultra-rapidi e le schede Attività che consentono di passare da una missione all'altra in pochi istanti, non è che la ciliegina sulla torta in un pacchetto che, vale la pena ricordarlo, viene venduto a un prezzo budget non soltanto per i nuovi giocatori ma anche per chi avesse già acquistato la versione originale: un "upgrade", infatti, può essere acquistato a meno di 10 euro dagli utenti che possiedono già la versione PS4.

SENZA VIA DI SCAMPO -

La caratteristica senza dubbio più importante di The Last of Us: Parte 2 Remastered è la modalità Senza Ritorno: si tratta di un contenuto inedito che trasforma un'avventura lineare come quella di Naughty Dog in un gioco d'azione dalle tinte roguelike, con una serie di incontri a difficoltà crescente che cambiano di partita in partita grazie a modificatori, personaggi e nemici di volta in volta differenti. Una novità che, di per sé, varrebbe il prezzo del biglietto e che, come da tradizione dello studio, viene proposta in questa Remastered con tanti piccoli extra: dalle versioni alternative dei personaggi alle sfide che consentono di sbloccare contenuti, ci sono tanti motivi per abbandonarsi per ore e ore a questa modalità, anche perché ogni personaggio dispone di bonus e malus, di stili di gioco differenti e armi che rendono la "scalata" più o meno insidiosa.

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Insomma, tutte queste novità rendono assolutamente consigliato il ritorno nel mondo postapocalittico di The Last of Us: Parte 2, fosse anche per godersi il nuovo minigioco che dà modo di suonare liberamente la chitarra (anche nei panni del celebre compositore Gustavo Santaolalla) e una modalità fotografica più ricca per mai, oppure per sperimentare uno dei videogame che offre un'attenzione davvero incredibile all'accessibilità, con tantissime opzioni che consentono sostanzialmente a chiunque di vivere l'avventura di Joel ed Ellie in questa reinterpretazione decadente e oscura degli Stati Uniti d'America.

La speranza è che, dopo questa Remastered, Naughty Dog possa finalmente concentrare le sue risorse nella creazione di un nuovo videogame in grado di sfruttare a dovere le potenzialità di PlayStation 5: se il buongiorno si vede dal mattino, il prossimo gioco della software house statunitense potrebbe davvero lasciare chiunque a bocca aperta.

Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato a The Last of Us: Parte 2 Remastered grazie a un codice digitale fornito dal distributore italiano, riscoprendo l'avventura di Joel ed Ellie prima di avventurarci nei nuovi contenuti studiati per l'occasione. Dalle ore trascorse a suonare la chitarra virtuale ai tentativi di scalare la classifica globale della modalità Senza Ritorno, per poi andare a sbirciare dietro le quinte con i Livelli perduti: questa riedizione promette di tenere incollati per ore e ore i giocatori in possesso di PlayStation 5, grazie anche a un comparto audiovisivo spettacolare e a un buon doppiaggio in italiano.


Può piacere a chi…
… ama le avventure di stampo cinematografico
… adora le storie postapocalittiche e i temi maturi
… desidera nuovi motivi per tornare nell'universo di The Last of Us

Potrebbe deludere chi…
… non ha gradito il gioco originale
… non tollera le esperienze compassate e brutali
… sperava in qualche novità più sostanziale

The Last of Us: Parte 2 Remastered è un gioco consigliato a un pubblico maggiorenne.