Un bambino moldavo di 9 anni è morto travolto da un treno a Borgo Revel, una frazione di Verolengo (Torino). Il suo corpo è stato visto sui binari dal macchinista di un treno regionale sulla linea Chivasso-Alessandria. Il piccolo sarebbe dunque stato investito e ucciso da un convoglio transitato in precedenza sulla linea. Nel pomeriggio era scappato da una comunità di educatori, che ha subito dato l'allarme e fatto scattare le ricerche.
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La circolazione sulla linea è stata sospesa e i treni sono stati sostituiti con bus tra Chivasso e Alessandria. L'allarme per la scomparsa del bambino moldavo era stato dato dai responsabili e dagli educatori della comunità di Borgo Revel, che si occupa di bambini in stato di disagio e allontanati dalle famiglie di origine e che ospita al massimo otto minori. Le ricerche degli educatori e delle forze dell'ordine, scattate immediatamente, non avevano dato esito. L'inchiesta è condotta dalla Procura di Ivrea, la stessa che indaga sulla strage di Brandizzo.
Si tratta della seconda persona a perdere la vita il 15 gennaio sulle linee ferroviarie nel Torinese, nella stessa area. Alla stazione di Chivasso, a una quindicina di chilometri da Borgo Revel, in mattinata una 60enne era stata travolta e uccisa da un treno in transito sulla linea convenzionale Torino-Milano. In quel caso si è trattato quasi sicuramente di un suicidio, come ricostruito dagli investigatori.
Il responsabile della comunità di educatori: "Una tragedia" -
"È una tragedia terribile", ha commentato Mauro Marino, uno dei responsabili della comunità "Crescere insieme" di Borgo Revel. "Stiamo ancora cercando di capire quello che è accaduto, aspettiamo che le indagini delle forze dell'ordine e della magistratura ci permettano di ricostruire cosa è successo. Gli educatori sono sconvolti. Il nostro mestiere è proteggere i bambini, sono successe delle cose che non siamo ancora in grado di ricostruire. Abbiamo seguito tutte le procedure di allarme che si devono rispettare in questi casi, abbiamo fatto tutto il possibile".