Concorso in corruzione per un atto contrario ai doveri d'ufficio, traffico di influenze illecite e turbata libertà degli incanti. E' quanto la Procura di Napoli contesta, a vario titolo, a undici indagati, tra esponenti politici, amministratori locali e imprenditori a cui guardia di finanza e polizia hanno notificato altrettante misure cautelari. I provvedimenti sono stati emessi dal gip di Napoli su richiesta dell'ufficio inquirente partenopeo.
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Quattro le persone finite in carcere, due agli arresti domiciliari e 5 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Dalle indagini sarebbero emerse turbative nella gara per la concessione del Rione Terra di Pozzuoli; ipotesi di corruzione per ottenere l'aggiudicazione di un'altra pubblica concessione e intermediazioni illecite sia per l'affare della conversione in struttura alberghiera del Rione Terra, sia per ulteriori appalti pubblici.
Anche l'ex presidente dell'Enit Giorgio Palmucci, attuale vicepresidente di Confindustria Alberghi, figura tra i 4 destinatari della misura cautelare della custodia in carcere. Oltre a Palmucci il gip ha disposto il carcere anche per l'ex sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, l'ex componente della direzione nazionale del Pd Nicola Oddati e l'imprenditore Salvatore Musella.
Ai domiciliari due collaboratori di Musella: si tratta di Salvatore Della Corte e Gianluca Flaminio, mentre è stato disposto l'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria per Angelo Tortora, dipendente del Comune di Pozzuoli e collaboratore dell'ex sindaco, Giovanni Bastianelli, ex direttore esecutivo dell'Enit, Antonio Carrabba, collaboratore di Musella; obbligo di firma anche per un ex consigliere regionale della Calabria, Sebastiano Romeo, e per un ex assessore comunale di Grottaglia e consigliere provinciale di Taranto, Luciano Santoro.
Vincenzo Figliolia è stato sindaco di Pozzuoli per tre mandati. La sua prima elezione risale al 2001, quando è stato eletto con il sostegno di una coalizione di centrosinistra. Figliolia è stato poi rieletto sindaco di Pozzuoli per due mandati consecutivi, prima nel 2012 e poi nel 2017. Nicola Oddati, già assessore comunale a Napoli nella Giunta guidata dalla sindaca Rosa Russo Jervolino, è stato poi componente della dirigenza nazionale del Partito democratico e responsabile delle Agorà democratiche del Pd. Attualmente è dirigente della Regione Campania, alla guida dell'Ufficio di Rappresentanza istituzionale della Giunta regionale della Campania e rapporti con la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.
Auto e abiti sartoriali a un ex dirigente Pd -
Secondo la Procura, l'imprenditore puteolano Salvatore Musella avrebbe corrisposto una lunga serie di favori finalizzati all'aggiudicazione di un importante appalto a Pozzuoli, quello per la realizzazione e gestione di un imponente complesso turistico-alberghiero sulla Antica Rocca della città, insediamento che si affaccia sul Golfo sovrastando il porto, sgomberato a causa del bradisismo e poi interamente ristrutturato. Musella avrebbe infatti versato periodicamente somme di denaro all'ex dirigente nazionale del Pd
Nicola Oddati. Ma non solo: gli avrebbe messo a disposizione 3 autovetture per uso personale, regalato abiti su misura e soggiorni in hotel, anche per la sua compagna, oltre a ristrutturazioni edili.