A "Quarto Grado"

Strage Erba, l'Avvocatura dello Stato: "Nessuna prova nuova"

"Quarto Grado" mostra le motivazioni sulle quali l'avvocato generale della Procura di Milano Lucilla Tontodonati aveva respinto la richiesta di revisione del processo

Sulla revisione del processo sulla Strage di Erba "Quarto Grado" mostra in esclusiva le motivazioni che spinsero l'Avvocatura generale della Procura di Milano a respingere la richiesta: "Ritengo che le tre nuove consulenze espletate su incarico delle difese dai condannati non possono ritenersi prove nuove", si legge nella relazione inviata il 21 aprile scorso dall'avvocato Lucilla Tontodonati al Procuratore generale di Milano Francesca Nanni. "Quel che appare sono ricostruzioni alternative e ipotetiche dei fatti, analoghe a quelle già assunte dalle difese".

Il Procuratore generale Nanni aveva chiesto a Tontodonati di valutare la revisione della sentenza di condanna contro Rosa Bazzi e Olindo Romano depositata il 31 marzo dal Sostituto Procuratore Cuno Tarfusser. Nella relazione del 21 aprile l'avvocato della Procura di Milano bocciava le tre consulenze sulle difese di Olindo e Rosa. "Tutti i giudici hanno escluso un'autocalunnia da parte degli imputati e reputato sempre false le ritrattazioni della confessione degli omicidi", si legge nel documento. Secondo l'Avvocatura le confessioni sono state ritenute credibili nei tre gradi di giudizio perché hanno avuto riscontri nella ricostruzione della dinamica e nelle prove.