Sono passati più di tre mesi dalla morte di Pierina Paganelli, uccisa a Rimini. A "Pomeriggio Cinque" torna a parlare Manuela Bianchi, la nuora della 79enne, che rivela di non essere più una testimone di Geova. "Ho scritto una lettera nella quale ho spiegato le mie motivazioni. Mi è costato tanto, ero testimone di Geova da circa 38 anni", spiega Bianchi.
La donna parla di quanto accaduto negli ultimi mesi dopo l'omicidio della suocera. "Con il mio comportamento ho provocato molto dolore a parecchie persone alla mia famiglia, ad altre persone e anche alla mia famiglia spirituale", rivela la donna che si riferisce alla voce circolata sulla relazione extraconiugale con Louis Dassilva, il suo vicino di casa. "Con lui e sua moglie Valeria non ci sono più rapporti - fa sapere la donna - e sicuramente sono rapporti difficili. La mia vita è stata messa in piazza completamente e la mia dignità schiacciata", considera.
Al momento non ci sono indagati per la morte della 79enne, ma sono diverse le persone ascoltate negli ultimi mesi. Manuela Bianchi parla della sua privacy violata, ma si continua a professare innocente. "Io non sono stata, io non ho fatto niente, non ho mai neanche pensato lontanamente. Non ho neanche mai odiato mia suocera, solamente con il pensiero. Sono innocente", conclude.