"io me lo sentivo"

Trento, la sorella di Ester: "Le dicevo stai attenta, non stare mai sola" | "Uccisa con un coltello da caccia"

"Io me lo sentivo": le parole della sorella della 37enne trentina ammazzata dall'ex compagno, Igor Moser. La procura: "Omicidio premeditato"

La sorella di Ester, la 37enne uccisa dall'ex compagno, Igor Moser, a Valfloriana (Trento), racconta di aver inutilmente messo in guardia la donna temendo per la sua vita, come tragicamente poi accaduto. "Io me lo sentivo. Le raccomandavo sempre: 'Stai attenta quando esci dal negozio, guardati le spalle, non stare mai da sola', e lei mi rispondeva: 'Tu sei esagerata, anzi, io ho paura che lui si faccia del male'". La procura: "Uccisa con un coltello da caccia, omicidio premeditato".

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"Lui diceva che si sarebbe ammazzato, non aveva mai accettato la separazione", ha dichiarato a Fanpage Armida Palmieri. "Lei era così, ha sempre protetto tutti e vedeva il buono in tutto, anche dove non c'era. Noi le dicevamo sempre, anche anni fa, prima ancora che nascesse il primo bimbo, che lui non aveva nulla a che fare con lei. Lei però gli ha dato tutto, l'ha aiutato perché era fragile", ha aggiunto la sorella.

"L'amore - ha proseguito Armida Palmieri - può finire ma, da come la vedo io, lui ha voluto fare del male a noi, altrimenti non si spiega quello che ha fatto. So che era da un bel po' di tempo che le cose non andavano. C'erano state anche in passato delle cose, ma ultimamente lei non ne poteva più. Lui poteva andarsene e tornare quando voleva, ma quando Ester ha detto basta, a lui non è andata bene". 

"Ester uccisa con coltello da caccia, omicidio premeditato" -

  Sul fronte delle indagini, intanto, è emerso che Igor Moser ha utilizzato un coltello da caccia per uccidere l'ex compagna. L'uomo, di 45 anni, ha colpito la 37enne con un fendente al collo, recidendo in un solo colpo sia l'arteria carotide, sia la vena giugulare. La conferma è arrivata dai primi riscontri dell'autopsia effettuata sul corpo della donna dal medico legale, su incarico della Procura della Repubblica. L'esame autoptico è avvenuto all'ospedale Santa Chiara di Trento. Il fatto che l'uomo si sia portato il coltello da casa suffragherebbe la tesi degli inquirenti, secondo cui il femminicidio è stato premeditato. 

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