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Bari, rientro in classe con... merluzzo nero: dopo le polemiche cambia il menù delle mense scolastiche

Dopo pranzi e cene delle feste, brutta sorpresa, stando alle segnalazioni arrivate in Comune, per gli alunni: servito un piatto a base di pesce "dall'odore nauseabondo". E dopo la denuncia...

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Rientro "amaro" per gli studenti di Bari, che di nuovo in classe dopo pranzi e ceni natalizi, si sono ritrovati nel piatto della mensa scolastica merluzzo nero con carote. Ma non è stato tanto l'impiattamento a scatenare le proteste delle famiglie contro il Comune, ma "l'odore tanto nauseabondo da spingere insegnanti e dirigenti a ridare indietro le pietanze", come si legge nella denuncia di Antonello Delle Fontane, presidente della commissione comunale "Qualità dei servizi". "Già nelle settimane scorse - aggiunge nel suo post su Facebook - erano capitate altre segnalazioni di piatti poco appetibili (ad essere buoni), ma un caso così generalizzato che ha coinvolto più scolaresche credo sia un primato". E dopo le proteste dei genitori prima sulle chat di classe, poi sui social è arrivato il bando del merluzzo nero nei menù delle scuole baresi. Mentre l'azienda di ristorazione respinge ogni accusa: "Merluzzo di qualità, nel rispetto delle norme di sicurezza".

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Ma sommersa dalle segnalazioni per il servizio refezione scolastica ritenuto inadeguato e la pressante richiesta di interventi urgenti, l'assessore alle Politiche giovanili, Istruzione, Università, Ricerca e Fondi Europei Paola Romano, ha preso la decisione, in accordo con l'azienda fornitrice dei pasti, di apportare delle variazioni sul menù.
 

Così al posto del merluzzo nero arriverà nel piatto un più classico filetto di merluzzo. "Come in tutta Italia, è capitato anche a Genova e a Torino, siamo chiamati da gennaio ad avere pesce della zona Fao 27, che ha sapore ed odore forte, ma è tra i meno inquinati. Nonostante ciò, il Comune ha reintrodotto il filetto merluzzo in deroga alla normativa nazionale", ha spiegato l'assessore.

A seguito, poi, di altre lamentele, "i legumi saranno interi e non passati per la scuola primaria, latte nella ricetta della frittata e al posto degli straccetti in umido sarà servito arrosto di vitello. Le modifiche richieste - ha concluso Paola Romano - riguardano inversioni di piatti per fare in modo che ci sia sempre almeno una portata tra primo e secondo molto diffusa e apprezzata dagli studenti, così da evitare che i bimbi rimangano completamente a digiuno".

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