L'annuncio

Giovani Imprenditori Confcommercio Milano, Danila De Stefano di Unobravo eletta vicepresidente

In Italia le imprese guidate da donne sono 1 su 5, le startup innovative con una founder donna sono il 12,6% 

© Ufficio stampa

Danila De Stefano, CEO e Founder di Unobravo, è stata eletta vicepresidente di Giovani Imprenditori Confcommercio Milano. Durante l'ultima riunione di rinnovo del Consiglio Direttivo, il presidente di Giovani Imprenditori Milano, Paolo De Nadai, ha proposto De Stefano come sua vicepresidente: un riconoscimento importante al crescente e indispensabile ruolo della componente femminile nel mondo dell'imprenditoria giovanile.

Chi è Danila De Stefano -

 Nel 2019, Danila De Stefano, psicologa napoletana del 1992, oggi CEO & Founder di Unobravo, inizia a svolgere sedute di sostegno psicologico online per gli italiani all’estero. Il rapido successo di questa iniziativa la spinge a fondare Unobravo, un servizio di psicologia online che, grazie a un accurato e innovativo sistema di matching e un'attenta selezione degli psicologi e psicoterapeuti, abbina ogni paziente al professionista più adatto a seconda delle personali esigenze.

Cos'è Unobravo -

 A pochi anni dalla sua nascita, Unobravo è il servizio di psicologia online leader del mercato italiano, con all'attivo più di 2.500.000 sedute svolte, più di 160.000 pazienti assistiti e oltre 4.500 professionisti della salute mentale nel proprio team clinico. Il team clinico è costituito per l’89% da donne e il team in azienda è composto per metà di personale femminile, che a oggi conta circa 250 persone. Inoltre, il 75% del personale che riveste funzioni di responsabilità è rappresentato da professioniste.

Le parole del presidente -

 "Indicare Danila De Stefano come vicepresidente ci fa iniziare il 2024 con il piede giusto: abbiamo voluto dare un segnale forte sulla direzione in cui il nostro Gruppo Giovani Imprenditori vuole andare. Danila rappresenta il mondo delle start up nei servizi innovativi e interpreta in modo potente un tema a cui le nuove generazioni sono molto attente, cioè quello della salute mentale", ha detto De Nadai

Le parole di De Stefano -

 "Sono molto felice e orgogliosa di far parte del nuovo Consiglio Direttivo Giovani Imprenditori Confcommercio Milano. L'imprenditoria giovanile è un motore vitale per il nostro Paese. Noi giovani imprenditori riusciamo a intercettare con sensibilità le richieste emergenti del mercato e a far leva sulle nuove tecnologie per dare vita a imprese che diventano dei punti di riferimento per il territorio e la società, creano numerosi posti di lavoro e attivano nuovi circuiti economici, promuovendo il benessere collettivo. Questa esperienza in Giovani Confcommercio Milano, rafforzata dal ruolo di vicepresidente, è in piena continuità con il mio impegno di creare sinergie e relazioni di valore tra le varie realtà di imprenditoria giovanile, favorendo la condivisione di competenze e conoscenze, per supportare imprenditori e aziende, presenti e futuri, affinché possano dispiegare appieno il proprio potenziale", ha affermato De Stefano

Imprese guidate da donne sono 1 su 5 -

 Tra le imprese femminili, il tasso di giovani imprenditori sale rispetto al totale delle imprese: 11,2% di giovani imprenditrici contro una media generale dell’8,9%. Le imprese guidate da donne sono circa una su cinque in Italia, le startup innovative con una founder donna poco più di 1 su 10 (12,6%) Secondo i dati di Unioncamere, inoltre, l’evoluzione delle imprese femminili mostra con chiarezza un cambiamento in atto nella partecipazione delle donne al sistema produttivo. La grande parte dei settori più innovativi e a maggior contenuto di conoscenza, alcuni dei quali con un tasso di partecipazione femminile storicamente inferiore alla media, registrano incrementi significativi, mentre rallentano alcuni settori più tradizionalmente legati alle imprese femminili, come il commercio e le attività di ristorazione e alloggio. 

Aumentano donne nel mercato del lavoro -

 Da un’analisi dell’Ufficio Studi di Confcommercio Imprese per l’Italia, la componente femminile, dipendente ed indipendente del mercato del lavoro, nel quadriennio 2019-2023 è cresciuta del 13,3% contro il 10,2% del totale (uomini + donne). Con un tasso di partecipazione femminile italiano pari a quello europeo in Italia avremmo 2,3 milioni di occupate in più.