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Primarie Usa 2024: le date, i candidati e il regolamento

Tutto quello che c'è da sapere sulle elezioni dei candidati che correranno per la Casa Bianca 

Primarie Usa 2024, la corsa alla Casa Bianca

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 Ron De Santis, Governatore della Florida
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 Marianne Williamson, Scrittrice
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Dean Phillips, Rappresentante del Minnesota alla Camera dei rappresentanti
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Asa Hutchinson, Governatore dell'Arkansas
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Vivek Ramaswamy, Presidente esecutivo della Strive Asset Management
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Nikki Haley, Amasciatrice degli Usa alle Nazioni Unite

Tutto è pronto per la prima fase della corsa alla presidenza Usa. Il partito democratico e quello repubblicano sono chiamati, in questi giorni e per i prossimi mesi, a scegliere il candidato, o la candidata, per la Casa Bianca attraverso le primarie. 

Come funzionano le primarie negli Usa  Pur non vincolati dalla Costituzione, i partiti da quasi un secolo determinano il loro candidato alle elezioni presidenziali tramite una serie di primarie e  caucus. Essi si tengono nell'arco di cinque mesi in tutti i 50 stati della federazione, più vari territori di sovranità statunitense, ed esprimono i delegati incaricati di partecipare alla convention generale del partito. In essa si proclamano ufficialmente il candidato presidente e quello vicepresidente (costoro compongono il ticket). I partecipanti alla convention, detti come sopra delegati, sono assegnati ai vari candidati da ogni Stato e territorio, con criterio più o meno o per niente proporzionale, a seconda delle regole del partito locale. Dunque, riassumendo: ogni Stato o territorio assegna ai candidati i propri delegati, sulla base del risultato delle consultazioni popolari tenutesi a livello statale. Questi delegati partecipano alla convention nazionale del partito, che determina la  platform (il programma) e il  ticket (il duo di candidati alla presidenza e alla vicepresidenza).

Le date  Come da tradizione, le elezioni primarie Usa, che come quelle presidenziali si tengono ogni anno bisestile, iniziano ufficialmente sia per il partito repubblicano sia per quello democratico con il  caucus dell'Iowa fissato per il 15 gennaio. Seguirà a ruota quello del New Hampshire, fino ad arrivare alla chiusura il 4 giugno per il partito repubblicano e l'8 giugno per il partito democratico. Per quanto riguarda le convention finali dove avverrà la proclamazione del candidato, i dem la celebreranno in data 19-22 agosto mentre il Gop dal 15 al 18 luglio. Nel mezzo c'è una data importante, quella del Super Tuesday: il giorno in cui si voterà per le primarie in 15 Stati eleggendo in totale 865 delegati. Si terrà il prossimo 5 marzo e con ogni probabilità sarà il momento decisivo delle primarie.

I candidati  Salvo sorprese, il presidente in carica  Joe Biden sarà in campo alle primarie Usa dei Democratici alla ricerca di un secondo mandato. Hanno ufficializzato la loro candidatura anche Marianne Williamson, scrittrice e attivista e Dean Phillips, rappresentante del Minnesota alla Camera dei rappresentanti. Ben più affollata invece, la schiera degli aspiranti candidati presidente dei Repubblicani. Oltre all'ex presidente Donald Trump, escluso dalle primarie repubblicane in Colorado e in Maine in base al 14mo Emendamento. Chiunque, infatti, abbia preso parte a insurrezioni o rivolte non può assumere incarichi pubblici inclusa la presidenza. Dopo il ricorso del tycoon, a decisione è sospesa in attesa di un possibile appello alla Corte suprema degli Stati Uniti. Gli altri candidati sono  Ron DeSantis, Governatore della Florida,  Nikki Haley, Ambasciatrice degli USA alle Nazioni Unite, Asa Hutchinson, Governatore dell'Arkansas e  Vivek Ramaswamy, Presidente esecutivo della Strive Asset Management.

Il regolamento  Nelle primarie Usa vigono regole diverse da partito a partito e da Stato a Stato. In alcuni le primarie sono "chiuse" e può esprimere la propria preferenza solo chi è iscritto al partito per cui vota. In altri le primarie sono "semi-chiuse" e anche chi non è iscritto a un partito può prendere parte al voto per scegliere il candidato. Infine c’è l’opzione ‘aperta’ in cui non solo i non affiliati al partito possono prendere votare, ma anche gli iscritti al partito avversario possono presentarsi alle urne. In tutti i casi, un elettore può esprimersi solo sui candidati di uno degli schieramenti. I delegati, che arrivino dai caucus o dalle primarie, si ritrovano tutti al  Congresso nazionale del partito e lì decidono il nome di chi correrà per la Casa Bianca. Alla convention generale ai delegati si aggiungono i super delegati, membri del partito non schierati per nessun candidato e non legati da alcun vincolo di lealtà. 

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