storie di moda

Dell’Est. Borse e piccola pelletteria di pregio come irrinunciabili oggetti del desiderio

Il designer coreano Sung Kim propone “dall’est” borse ed accessori iconici per donne audaci e carismatiche 

di Elena Misericordia

Sung Kim è il fondatore e il direttore creative del brand Dell’Est. Il designer coreano, traendo ispirazione dal proprio variegato background culturale, propone con vivace eclettismo borse di pregio che si ispirano al fascinoso mondo dell’architettura e della meccanica: bulloni, travi in acciaio e giunti si trasformano in pattern iconici dalla forte identità. 

La palette cromatica punta quasi sempre sui colori primari della natura, per uno stile high-end delicato e lussuoso, che si esprime attraverso pellami premium in accostamento audace con dettagli unici, come ganci, cerniere e bottoni, che diventano i protagonisti assoluti di ogni modello. Le collezioni a marchio Dell’Est traggono insegnamento dalla raffinatezza della lavorazione artigianale italiana, facendo tesoro delle esperienze maturate da Sung Kim come designer presso case di alta moda del calibro di Valentino ed Ermenegildo Zegna.

Lo scorso mese di settembre, durante la fashion week, è stato inaugurato a Milano il primo monomarca in Viale Montenero, una delle vie storiche della città, già ricca di boutique di nicchia che ricordano molto quelle del Marais a Parigi, lontano dai grandi magazzini e negozi più commerciali del Duomo. Una vetrina esclusiva per borse e accessori che esprimono intensi stati d’animo rock’n’roll e una delicata sensibilità fetish, rivolgendosi a una donna sicura di sé, carismatica, audace e provocante. Obiettivo del brand è quello di imporsi come vera e propria referenza per fashion addicted dal marcato potere seduttivo.

Chi è Sung Kim? Quali sono le tue origini e qual è stato il tuo percorso di formazione?
Sono un direttore creativo originario di Seoul, capitale della Corea del Sud. Ho studiato ingegneria meccanica all'università, ma sono sempre stato affascinato dal design e dall'architettura. Avvertivo infatti una forte attrazione verso l'esplorazione di un percorso più creativo. L'Italia, essendo un centro globale per il settore, sembrava la destinazione perfetta per perseguire questa nuova passione. Ho iniziato a studiare pattern design con il Prof. Marangoni al centro di formazione professionale. Mi ha fornito una solida base e una profonda comprensione degli aspetti tecnici della moda. Lavorare come modellista per un paio di marchi del lusso è stata una grande esperienza che mi ha permesso di vedere l'intersezione tra creatività e artigianato. In seguito, mi sono avventurato come buyer per un negozio multimarca. Questa esperienza mi ha offerto una diversa prospettiva sulla “fashion industry” dato che ho dovuto concentrarmi non solo sul design, ma anche sulle dinamiche commerciali e di mercato. Ho avuto l'opportunità di curare le collezioni, capire le tendenze dei consumatori e prendere decisioni strategiche. Questo ruolo ha ampliato la mia comprensione del settore nel suo complesso e ha mi fornito spunti che continuano a influenzare il mio lavoro di direttore creativo.

Quando e com’è nato il brand Dell’Est? Come mai la scelta di questo nome?
Dell’Est è un brand nato nel giugno 2007, quando lavoravo come buyer. In quel periodo ho maturato il desiderio di creare qualcosa che rappresentasse le mie aspirazioni creative, fondendo le mie intuizioni pratiche con un'espressione più artistica e personale. Il nome stesso, "Dell'Est", è una rappresentazione diretta della mia origine, è l’espressione italiana che indica la mia provenienza. Definisce me stesso a Milano. 

Perché le borse? Cosa rappresenta per te questo accessorio? 
Il cuoio mi affascina profondamente fin dall'infanzia. La pelle è un materiale che mi dà molta ispirazione. Con il passare del tempo, ho iniziato a utilizzarla per creare una varietà di accessori, fino ad addentrarmi nel mondo del design delle borse. Per me le borse non sono solo oggetti pratici, ma possono esprimere l’individualità di una persona, come talvolta per alcuni le automobili. Con stili e design unici, cerco di intercettare quel tipo di donna che si rispecchi in essi. 

Quali sono le cifre stilistico-distintive delle tue creazioni?
Un'influenza significativa nei miei progetti è l'architettura, con una particolare ammirazione per le creazioni di alcuni importanti architetti come, ad esempio, Aldo Rossi. Apprezzo il perfetto equilibrio visivo del loro lavoro. Mi sforzo di incorporare questa armonia architettonica nelle mie borse, considerandola un elemento cruciale. I dettagli in metallo dei miei modelli fondono il mio background ingegneristico con un tocco di fantasia sensuale. Combinandosi con queste influenze, I colori glam e vibranti, che ricordano l'estetica italiana degli anni '80, completano l'essenza della mia collezione.

Che ruolo ha svolto lo stretto contatto con l’artigianalità Made in Italy nell’ispirare la tua produzione?
Sebbene le mie creazioni non siano realizzate in Italia, nel mio percorso professionale iniziale ho imparato ogni aspetto della produzione di borse e accessori dal proprietario di un atelier milanese, che per me è come una famiglia. Ho fatto questa esperienza diretta che mi ha insegnato a comprendere le caratteristiche uniche di ogni tipo di pellame, dalla concia alla cucitura. Grazie a questo, ho appreso la dedizione profonda e intrinseca che l'artigianato italiano dedica in particolare al materiale. Sulla base di questa conoscenza, il mio impegno oggi è rivolto a incarnare lo spirito artigianale italiano, attraverso le lavorazioni più corrette, volte alla valorizzazione di ogni pellame e ricercando un’estetica unica per ogni prodotto.

A quale figura femminile ti rivolgi?
La musa che immagino mentre disegno la mia collezione è una donna che emana grazia, che possiede un'incrollabile sicurezza di sé e ama esprimere il proprio stile.

Progetti e sogni per il futuro?
Uno dei progetti più affascinanti al quale lavoro è la mia prossima collaborazione con un marchio di arredo. Questo progetto sarà presentato ad aprile durante la Design Week e intende trasferire la mia creatività nel mondo del design. Il progetto prevede l'integrazione dell’estetica architettonica delle mie borse ed accessori negli oggetti di arredo, facendo un passo in avanti verso la realizzazione della mia intera visione.  Un’altra cosa che desidero è ampliare la mia collezione e addentrarmi in altre categorie della pelletteria, come le scarpe, per diversificare e allargare le mie proposte creative.