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Vacanze finite, si ricomincia con il "mal di scuola" | Ben 4 studenti su 10 in classe provano disagio fisico e mentale

Si torna a lezione dopo Natale con vecchi problemi come l'ansia da ripresa. La causa? Non sono solo voti e verifiche, ma anche condividere l'ambiente con compagni e professori. Ciò è anche dietro al fenomeno del ritiro dagli studi, in crescita alle superiori

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Tornare a scuola dopo un periodo di vacanza può essere un trauma. Oltre 4 studenti su 10, infatti, dicono di provare del disagio psicologico, se non addirittura fisico, nel doversi confrontare con professori e compagni. È quanto emerge da una ricerca recentemente condotta dal portale Skuola.net in collaborazione con psicologi e psicoterapeuti dell'Associazione Di. Te. (Dipendenze tecnologiche, GAP, Cyberbullismo), su un campione di 3.062 ragazzi tra gli 11 e 19 anni.

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Più nello specifico, quasi uno studente su dieci (il 9%) afferma di non essere mai a proprio agio quando si trova in classe e un altro 34% viene assalito dall'ansia a intermittenza. Più o meno nelle stesse proporzioni, si affacciano disturbi che si traducono in problematiche più evidenti: l'11% quando è a scuola avverte una costante sensazione di malessere corporale, al 28% ciò capita spesso e volentieri.

Il giudizio altrui spaventa

Sicuramente i momenti di valutazione o di attesa del giudizio sono quelli più impattanti. Oltre 7 su 10, quando si devono sottoporre a interrogazioni o compiti in classe, quindi praticamente tutti i giorni, sono colti da un certo disagio sempre (38%) o spesso (34%). Così non stupisce che, una volta superati a fatica quegli ostacoli, anche l'attesa del voto nella mente di tantissimi alunni si trasformi in un enorme carico d'ansia. È così per oltre i due terzi degli intervistati: per il 35% ciò avviene sempre, per il 32% nella maggior parte dei casi.

Ma c’è anche chi, in occasione delle verifiche, va in tilt a prescindere, al di là del fatto di dover dimostrare il livello della propria preparazione. Perché più della metà (56%) degli alunni intercettati dall’indagine prova turbamento e preoccupazione per il solo fatto di ritrovarsi al centro dell’attenzione degli insegnanti e dei pari età. E per una quota da non sottovalutare, lo stress inizia addirittura prima di ritrovarsi al cospetto del resto della comunità scolastica: il 39% racconta di aver avuto almeno una volta un attacco di panico entrando a scuola o nel tragitto casa-scuola.

In aumento il numero di studenti che "mollano"

Infine, ci sono i casi più gravi. Quelli in cui non ce la si fa proprio a reggere la pressione, finendo per mollare. E sono in aumento. Sempre più studenti, infatti, abbandonano silenziosamente la scuola, non presentandosi più o accumulando così tante assenze da dover essere bocciati per non aver raggiunto il numero minimo di giorni di scuola per rendere valido l’anno.

Secondo gli ultimi dati messi a disposizione dal ministero dell'Istruzione e del Merito, al termine dell’anno scolastico 2021/22, ben il 3,1% degli alunni delle superiori sono stati fermati proprio a causa delle eccessive assenze, in aumento del 15% rispetto solo a dodici mesi prima, quando erano stati solo il 2,7%. Ed è innegabile che, tra le cause alla base di una dinamica del genere, gli aspetti psicologici hanno spesso la prevalenza.

“Siamo stati tutti studenti e spesso abbiamo vissuto alcuni momenti della vita scolastica con ansia o agitazione. Proprio questo ricordo, forse, porta gli adulti a sottovalutare il disagio psicologico con cui l’attuale generazione di giovani sta vivendo la vita tra i banchi: il mal di scuola colpisce infatti 4 adolescenti su 10, che provano spesso e volentieri malessere fisico o psicologico quando sono in classe. Si tratta di una spia d’allarme che ci dovrebbe invitare ad agire tempestivamente. Anche perché il sistema scolastico italiano non è uno dei più selettivi al mondo: chiedere ai giovani coreani o cinesi per farsi un’idea. Quindi c’è qualcosa che non sta funzionando a dovere e lo dimostra anche un altro fenomeno: nell’ultimo anno di cui sono disponibili i dati completi, si è registrato un incremento di quasi il 15% di bocciature per elevato numero di assenze”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.

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