L'INTERVISTA A CORRIERE

"Saranno famosi", il Danny Amatullo della serie tv rivela: "Vivo a Bologna per amore"

Carlo Imperato è stato uno dei protagonisti della serie cult degli anni 80. Il racconto degli inizi e del successo in un'intervista

© Tgcom24

Danny Amatullo è uno dei nomi rimasti indelebili nella memoria di chi ha amato "Fame - Saranno famos" serie tv americana che è stata una vera icona. Il giovane italo americano un po' goffo ma dal cuore d'oro era interpretato da Carlo Imperato, che al Corriere ha raccontato il successo avuto e anche il provino che gli ha aperto le porte della sua carriera. E ha rivelato di abitare a Bologna. Per amore della sua ragazza che è bolognese: "Ci siamo conosciuti alcuni anni fa grazie ad amici comuni. Da cosa nasce cosa ed eccoci qui a fare avanti e indietro tra Los Angeles e l’Emilia". 

© Tgcom24

L'amore per l'Italia e Bologna -

  Carlo Imperato è di origine italiana: "Entrambi i miei genitori sono italiani: mio padre è napoletano e mia madre romana". L'attore ha raccontato quanto ami stare nel nostro Paese: "Amo il calore che c’è, l’importanza che si dà alla famiglia, il cibo è spettacolare, si hanno bei rapporti con i vicini di casa, vai a lavorare tranquillamente. Insomma, è vita vera. Non come a Hollywood". E dopo essere stato intercettato allo stadio dall'Ara, ha anche rivelato: "Mi piace con quale naturalezza il calcio faccia parte della vita degli italiani".

Il ruolo in "Saranno famosi" -

  Carlo Imperato racconta poi gli inizi e quel provino che cambiò la sua vita: "Quando volai a Los Angeles, non ero molto convinto di volere quella parte. Non avevo preso parte al film, non ero molto motivato" e spiega poi: "Arrivato al casting, con me c’era un altro ragazzo, tipico losangelino che si rifiutò di stringermi la mano quando mi presentai. Il suo essere così maleducato e poco professionale, mi ha motivato nel dare il meglio di me e portargli via la parte. E così è stato". L'attore però non si è mai montato la testa, "non mi ha cambiato per nulla grazie al fatto che vengo da una famiglia che mi ha cresciuto con i piedi ben ancorati a terra". E quindi è rimasto quello di sempre anche dopo il successo della serie cult: "Ho sempre vissuto la recitazione come un lavoro, un lavoro come ce ne sono tanti. Sì, ok, ti dà la notorietà ma questo non ti rende migliore di un’altra persona che non è nota. Sono stato fortunato a vivere al meglio la mia professione e a restare il Carlo che tutti hanno sempre conosciuto". Per Carlo Imperato il successo della serie dipende dal fatto che la serie "è stato il primo di un genere mai narrato: giovani adulti che si impegnavano per realizzare il loro sogno. Era fatto molto bene sotto tutti gli aspetti: bravi attori, bravi registi, bravi autori, belle scenografie, bei costumi. Descrivevano la realtà come era a quel tempo".

La serie "Saranno famosi" -

  Da Danny a Coco, passando per Leroy, Bruno, Doris. Chi è stato adolescente negli anni 80 ricorderà la serie tv statunitense "Saranno famosi", che raccontava le storie degli studenti della prestigiosa High School for the Performing Arts di New York. Ragazzi e ragazze con il osgno di diventare qualcuno nel mondo dello spettacolo. Creata da Christopher Gore e prodotta dalla Metro-Goldwyn-Mayer Television sulla scia del successo dell'omonimo film diretto da Alan Parker nel 1980. E' andata in onda negli Usa dal 1982 al 1987 sulla NBC e conta 136 episodi distribuiti in 6 stagioni. Ha ricevuto 34 nomination agli Emmy vincendone tre (e un Telegatto per la miglior serie televisiva).