Spunta un supertestimone nelle indagini sul caso Pozzolo. Si tratta di un agente di polizia che era alla festa nella Pro Loco di Rosazza, nel Biellese, quando è partito un colpo di pistola dal revolver del deputato di Fratelli d'Italia. "Pozzolo è arrivato a fine serata - racconta l'agente in un'intervista a Repubblica -: era allegro, ha tirato fuori la pistola senza che nessuno glielo avesse chiesto e all'improvviso è partito lo sparo". I familiari del ferito commentano: "Il dolore c'è. Lui vuole solo dimenticare". La vittima non ha presentato denuncia.
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"Un gesto superficiale, assolutamente immotivato" -
Il testimone quindi conferma tutto. "Purtroppo ho visto tutto - ribadisce -. Era circa l'una e mezza, la cena era già finita. Avevamo già sparecchiato quando è arrivato Pozzolo. Stavamo andando via tutti, perché eravamo tutte famiglie ed era già tardi". Dall'arrivo del deputato al momento dello sparo passano pochi minuti. "Si è consumato tutto in un attimo. Pozzolo era allegro. Ha tirato fuori la pistola dal taschino per mostrarla ai presenti. Un gesto superficiale, assolutamente immotivato".
"Stava facendo vedere la pistola ai presenti, è partito lo sparo" -
L'agente conferma che era il deputato di Fratelli d'Italia a impugnare l'arma quando è partito il colpo. "La stava facendo vedere ai presenti. In un attimo si è sentito il botto dello sparo, ha rimbombato. C'erano diversi bambini, erano in piedi anche loro". Il testimone non ha nessun dubbio che sia stato lui a sparare. "E' successo sotto i miei occhi, come me l'hanno visto anche altri presenti. E' stata una leggerezza: poteva costare davvero cara" al ragazzo ferito.
I familiari del ferito: "Vuole solo dimenticare" -
"Vuole soltanto dimenticare e lasciarsi alle spalle questa disavventura". A parlare sono i familiari di Luca Campana, il 31enne di Candelo (Biella) rimasto ferito la notte di Capodanno dal proiettile partito dalla pistola da "borsetta" del deputato Emanuele Pozzolo. "Sta meglio, ma è scosso per quanto successo. Si è spaventato molto - aggiungono i familiari -. Per fortuna è rimasto ferito in modo lieve. Ora c'è solo voglia di lasciarsi alle spalle quanto successo". Finora il 31enne non ha presentato denuncia per quanto accaduto. Subito dopo l'incidente l'uomo, genero di un agente della scorta di Andrea Delmastro, il sottosegretario alla Giustizia che aveva partecipato alla festa nel Biellese, era stato portato in ospedale a Ponderano (Biella), dove i medici avevano estratto il proiettile dalla gamba, per poi dimetterlo già nella giornata dell'1 gennaio con dieci giorni di prognosi.