Un 31enne di San Felice a Cancello (Caserta), Roberto Laboriosi, è stato trovato morto nel cortile di casa con ferite da arma da taglio. La vittima è deceduta per dissanguamento. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno fermato e denunciato il padre 63enne, iscrivendolo nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale.
© Tgcom24
All'arrivo dei militari accanto al cadavere dell'uomo, trovato in una pozza di sangue, c'era la madre in evidente stato di shock. Secondo i soccorritori, la coltellata fatale sarebbe stata inferta al di sotto della clavicola destra.
La difesa del padre -
Il 63enne ha raccontato ai carabinieri che aveva un coltello in mano quando il figlio si è avvicinato ma che non aveva alcuna intenzione di ucciderlo, che è stato un incidente; la dinamica di quanto accaduto è comunque ancora in fase di accertamento, e sarà probabilmente l'autopsia a fare chiarezza.
Le continue liti con il padre -
Da un primo esame esterno effettuato sul posto dal medico legale, è emerso che la coltellata sarebbe stata inferta all'altezza della spalla, con la lama che ha toccato le parti molli sottostanti all'osso provocando una forte uscita di sangue; il 31enne ha poi cercato aiuto uscendo dalla porta di casa, dove si è accasciato ed è morto dissanguato. Il 31enne era attualmente disoccupato; dalle indagini è emerso che, forse anche a causa della precarietà, spesso litigava con il padre.
Le ipotesi della Procura -
Gli inquirenti non hanno accertato che tra i due vi sia stata una lite violenta poi degenerata; anche la madre, presente in casa con il marito e il figlio 31enne, ha detto di non aver visto i due uomini litigare, ma di essersi solo accorta del sangue. E' più probabile che tra padre e figlio vi sia stata una discussione, con il figlio che si è avvicinato al 63enne e che questi abbia provato ad allontanarlo, tenendo in mano il coltello, con cui voleva difendersi o dissuadere il 31enne ad avvicinarsi.