Il conto alla rovescia è iniziato: il 30 dicembre "Vacanze di Natale" torna per un giorno nei cinema per festeggiare i 40 anni dalla sua uscita. E' il "Vacanze di Natale Day". "Un film tipo 'Vacanze di Natale' che ritorna in sala dalle ceneri dà un'occasione a un'intera famiglia - dice Enrico Vanzina, sceneggiatore del film di cui il fratello Carlo era il regista -. E' un film totalmente trasversale dove chi lo ha sempre visto in televisione lo potrà vedere con il pubblico e sarà un'esperienza fantastica, quasi da stadio. Un conto è stare a casa con un divano e due poltrone, un altro stare in sala con 200, 300, 500 persone".
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Un film che nel 1983 raccontava in maniera precisa una società italiana che, dopo i grigi anni 70, aveva trovato un nuovo spirito. Che spesso sfociava in cafoneria, ma per i Vanzina questo non era altro che lo spunto per creare gag e battute che sono entrate non solo nella storia del nostro cinema, ma spesso sono uscite dallo schermo per entrare nel linguaggio quotidiano. E' probabilmente questa la maggiore differenza tra il primo "Vacanze di Natale" e tutti quelli che sono venuti dopo dando vita al fenomeno tutto anni 90 dei Cinepanettoni.
Ma "Vacanze di Natale" non è solo una fucina di battute cult, la sua forza risiede anche in una colonna sonora strepitosa, di fatto una compilation dei maggiori successi di quell'inverno 1983. "Diciamo che è stata la prima vera grossissima compilation - dice il produttore Aurelio De Laurentis -, non so nemmeno io come sia riuscito a ottenere i permessi a quell'epoca. Ricordo che gli americani diventavano matti. 'Noi al massimo mettiamo uno o due pezzi di una canzone importante in un film - mi dicevano -, lei ne ha messi più di venti, come ha fatto?'. Lo so io, una fatica immane".